venerdì 23 dicembre 2016

18 consigli natalizi

Ormai ci siamo, mancano pochi giorni a Natale, la festa che tutti i bambini aspettano con impazienza ed entusiasmo, il giorno in cui si dice si dovrebbe essere più buoni, per i fedeli la ricorrenza della nascita di Gesù, per i più cinici, solo un inno al consumismo...Ma io non sono qui a discutere sul significato di tale festa, invece voglio consigliarvi alcuni film di ambientazione natalizia...
Qui di seguito vi suggerisco alcuni film (diciotto per la precisione), da gustarvi da soli o in compagnia durante queste feste...Nella lista ho incluso alcuni cult, mentre altri li ho lasciati fuori per inserire film meno noti o che non vi aspettereste che siano ambientati durante il Natale...

La vita è meravigliosa: La storia è quella di George, uomo di buon cuore, che ha vissuto una vita di sacrifici, che improvvisamente si ritrova sul lastrico e sommerso dai problemi, decidendo perciò di suicidarsi, ma grazie all'intervento di un angelo si ravvede e torna a vedere le cose in positivo.
Il film è uno dei capolavori di Frank Capra, padre dell'american way of life, uno dei massimi esponenti della commedia americana.



Black Christmas - Un Natale rosso sangue: Durante le feste di Natale, le inquiline di un convitto di un college femminile, cominciano prima a ricevere inquietanti e minacciose telefonate, poi a scomparire l'una dopo l'altra, ma chi è il misterioso assassino? Uno dei primi horror di ambientazione natalizia; film di sicuro effetto, grazie anche ad alcune scene di forte impatto.




Jack Frost: Per inseguire i suoi sogni di musicista, Jack Frost trascura la famiglia. Accortosi di quello che sta perdendo, decide di affrontare una tormenta di neve pur di tornare in tempo da sua moglie e suo figlio per festeggiare il Natale. Rimane però vittima di un incidente, morendo sul colpo. Un anno dopo l'uomo torna in vita prendendo le sembianze del pupazzo di neve che suo figlio ha costruito davanti casa. Commedia di buoni sentimenti, che forse a qualcuno andrà indigesta, ma che io ho trovato piacevole e realmente commovente.



Una poltrona per due: Pellicola che immancabilmente viene proposta sulle nostre televisioni, ogni singolo Natale e giustamente, aggiungerei...Landis era un maestro della commedia e qui dimostra tutto il suo estro, così come tutto il cast da Dan Aykroyd a Eddie Murphy passando per la sempre stupenda Jamie Lee Curtis...La storia, che conoscerete sicuramente tutti, è quella dei fratelli Duke, due potenti finanzieri di Philadelphia, che per scommessa scambiano le vite di uno dei loro uomini migliori, con quella di un senzatetto imbroglione. Il primo cadrà così in miseria, mentre l'altro dimostrerà di avere un inaspettato fiuto per gli affari. Quando i due uomini scopriranno di essere stati vittime del gioco dei due fratelli, si coalizzeranno per una piacevole vendetta.




Nightmare before Christmas: Film nato dal genio di Tim Burton, racconta la storia di Jack Skeletron, che tenta di portare il Natale nella terra dove è sempre Halloween, creando però confusione sia nella sua terra che nel mondo degli uomini e mettendo a rischio la celebrazione del Natale. Splendide le musiche di Danny Elfman.




Trappola di cristallo: Durante i festeggiamenti del Natale, i dipendenti di una multinazionale giapponese, nella sede di Los Angeles, vengono presi in ostaggio da alcuni terroristi tedeschi. A risolvere la situazione sarà l'agente John McClane, che si trova nell'edificio per incontrarsi con la moglie e passare le feste assieme. McTiernan dirige uno dei migliori action movie degli anni 90, un film carico d'azione, muscoli, ma anche divertimento e umorismo. Bruce Willis entra di diritto tra i duri della storia del cinema.




Parenti serpenti: Come da tradizione, gli anziani coniugi Trieste e Saverio, ospitano per le feste di Natale i figli con le rispettive famiglie. La convivenza porta presto alla luce vecchi rancori, gelosie e clamorosi segreti. Quando poi, i due attempati genitori, chiedono ai figli di ospitarli, perché non più autosufficienti, la situazione degenera. Il finale è uno dei più cattivi e cinici della storia del cinema.
Monicelli firma una pellicola graffiante e grottesca, che mette in luce i difetti dell'italiano medio e dell'umanità in generale. Egoismo, falsità, tradimenti, sono solo una parte dei peggiori sentimenti che i protagonisti rivelano di se stessi.




Tokyo Godfathers: Durante la notte di Natale, in una Tokyo innevata, tre senzatetto (l'ex ciclista alcolizzato Gin, il travestito Hana e Miyuki, una ragazzina scappata di casa) trovano nella spazzatura una neonata. Subito si mettono alla ricerca della famiglia della piccola, rivelando il loro passato sofferto. Bel film d'animazione firmato da Satochi Kon, in bilico tra commedia e dramma, una pellicola adulta che fa divertire, ma soprattutto riflettere.




Un minuto a mezzanotte: Thomas ha nove anni, e vive con la madre e il nonno in un lussuoso castello nei pressi di Parigi. Il bambino ama i supereroi e film d'azione, così ha trasformato parte del castello in un campo da battaglia; inoltre è un piccolo genio dell'elettronica in grado di aggiustare un motore e di installare una tv a circuito chiudo in casa. Credendo ancora a Babbo Natale, ma assalito da qualche dubbio insinuatogli dai compagni di scuola, Thomas decide di spiare l'arrivo di Santa Claus attraverso le telecamere sparse per il castello. Ad arrivare in casa sua, proprio la notte di Natale, in cui il ragazzino è solo con il nonno, sarà invece uno dei finti Babbi Natale licenziati dalla madre, dal grande magazzino in cui lavora. Thomas dovrà quindi difendere il forte.
Gradevole thriller francese, non sempre credibile, ma che riesce a catturare l'attenzione e a divertire.



Gremlins: Un inventore, trova in uno strano negozio, un simpatico animaletto chiamato Mogwai e decide di regalarlo al figlio per Natale. Tuttavia ci sono alcune regole da rispettare (non esporlo alla luce troppo forte, non bagnarlo e non dargli da mangiare dopo la mezzanotte). Inavvertitamente il ragazzo trasgredisce a così nascono numerosi mostricciattoli che mettono a soqquadro la cittadina.
C'è poco da aggiungere ad uno dei capolavori di Joe Dante, un film che ha cresciuto almeno tre generazioni di ragazzi. Divertente, emozionante, metaforico...Un cult imperdibile. Va ricordato che la leggenda metropolitana dell'uomo travestito da Babbo Natale, intrappolato nel camino, nasce proprio da questo film.



The Family Man: Jack Campbell parte per l'Europa per una borsa di studio, promettendo alla fidanzata che sarebbe tornato dopo un'anno. Dieci anni dopo Jack è un uomo di successo, che pensa agli affari anche a Natale e in cui c'è poco spazio per i sentimenti. Una mattina, risvegliandosi, si ritrova accanto all'amata Kate con cui  ha due figli, come se non l'avesse mai abbandonata e con una vita, certamente meno agiata, ma piena d'amore e buoni sentimenti. Diciamolo subito, questa è una commedia al saccarosio e non a tutti può piacere e l'espressività di Nicolas Cage certo non aiuta, ma io l'ho trovata gradevole e godibile. Quello che invece non mi è piaciuto del film è l'ipocrisia tipica di un certo tipo di pellicole made in USA, perché se si vuole far passare per vita dura quella del Jack in una casa a due piani, con una macchina da trenta mila euro, una bellissima moglie e due splendidi figli..beh ci sarebbe da discutere...


S.O.S. Fantasmi: Frank Cross è ilcinico e autoaritario proprietario di una rete televisiva americana. In occasione delle feste di Natale, decide di far inscenare "Il Canto di Natale" di Dickens, ma improvvisamente verrà colto da allucinazioni che porteranno egli stesso a rivivere il famoso racconto. Alla fine Frank sarà un uomo cambiato e di buon cuore.
Tra le numerosi trasposizioni della celebre opera dickensiana, questa è sicuramente una delle più originali e divertenti. Spettacolare Bill Murray



Krampus - Natale non è sempre Natale: Max è un ragazzino che crede ancora nello spirito del Natale, ma quando la sua famiglia si riunisce le feste, i soliti rancori e dispetti rischiano di rovinare l'atmosfera che il ragazzo tanto desidera. In un impeto di rabbia, Max strappa la lettera che aveva scritto a Babbo Natale, voltando le spalle alla festività e risvegliando così il Krampus, un demone natalizio che punisce tutti quelli che tradiscono la memoria del Natale. Commedia horrorifica uscita nel 2015 (da noi non è passata nelle sale) che strizza l'occhio al cinema di Joe Dante e ad altre pellicole degli anni 80. Diretta e recitata molto bene, una vera chicca degli ultimi anni. Imperdibile.




Trasporto eccezionale - Un racconto di Natale: Strani avvenimenti cominciano ad accadere in un piccolo villaggio della Lapponia: numerose renne vengono trovate trucidate, mentre alcuni bambini spariscono da casa. Tutto sembra coincidere con il ritrovamento di una strana creatura da parte di un gruppo di scienziati americani. Il piccolo Pietari scoprirà così che Babbo Natale non è forse, quel gioviale personaggio che tutti conosciamo. Interessante pellicola nordica, con qualche caduta, ma tutto sommato che si eleva rispetto a tanti altri horror recenti.



Benvenuti a casa Gori: Per le festività natalizie la famiglia Gori si ritrova tutta assieme, ma invece di pace e armonia, torneranno a farsi sentire frizioni e contrasti, scatenando diversi litigi. Solo alla morte dell'anziano e malato capofamiglia, i parenti si riuniranno. Uscita due anni prima di Parenti Serpenti, questa commedia di origine teatrale, non riesce ad averne la stessa verve o la stessa forza polemica. Tuttavia rimane un buon film, divertente e con un cast in forma (in particolare quello femminile).



Una promessa è una promessa: Un uomo d'affari, per rimediare al poco tempo dedicato alla famiglia, farà di tutto per trovare il giocattolo tanto desiderato dal figlio, ritrovandosi a passarne di cotte e di crude. Schwarzenegger non sarà un gran attore, ma a differenza di altri colleghi, riesce a divertire anche quando, smettendo gli abiti da eroe tutto muscoli e azione, passa alla commedia più leggera.



Natale di sangue: All'età di cinque anni Billy assiste all'omicidio dei suoi genitori da parte di un assassino vestito da Babbo Natale: Traumatizzato finirà con il fratellino in un riformatorio, dove la severa madre superiora, con i suoi discutibili sistemi educativi, peggiorerà il malessere del bambino. Quando a diciotto anni, il titolare del grande magazzino dove lavora, costringerà il ragazzo a vestirsi da Babbo Natale, Billy impazzirà e lascerà dietro di se una lunga scia di sangue. Discreto slasher movie, che ha la sua forza nell'idea di creare un Babbo Natale assassino e nella messa in scena degli omicidi.




Festa in casa Muppet: Versione fedele del Canto di Natale di Dickens interpretata dai pupazzi inventati da Jim Henson oltre che da un bravo Michael Caine. Di solito i film con parti cantate non mi piacciono molto, ma in questo caso devo dire che ho apprezzato anche le canzoni che risultano ben azzeccate.



Beh...questo è tutto...Buon Natale a tutti!

mercoledì 7 dicembre 2016

...E ora parliamo di Kevin (2011)

In attesa del post sui consigli natalizi, che arriverà poco prima della vigilia, riporto un'altra vecchia recensione di un film piuttosto duro...

E ora parliamo di Kevin” è un film tosto, che colpisce duro allo stomaco e non può lasciare indifferenti, tuttavia non privo di difetti.
La bella favola che tutti i bambini sono buoni e bravi è già da un po’ che al cinema è stata chiusa in un cassetto, ma in questo film c’è, a mio avviso qualcosa di stonato, infatti si vuole raccontare le problematiche con un figlio "difficile", ma il Kevin bambino, ancor più del Kevin adolescente risulta essere troppo calcolatore per essere credibile.  Certo bisogna anche considerare che il film si basa sull’omonimo romanzo, dunque si dovrebbero capire in primis le intenzioni dell’autore. Comunque, a parte questa critica, che può essere un limite mio,  il film l'ho trovato coinvolgente e mi è piaciuto molto.



Il rapporto difficile tra Kevin e la madre si nota fin da subito, infatti la donna, una volta partorito sembra provare disaffezione per il figlio, che pur essendo ancora un neonato, probabilmente assorbe questa mancanza di affetto, riservando tutto l’odio per la madre negli anni successivi. Una delle scene più sintomatiche in questa fase, è quando lei lo culla, ma senza portarselo al petto, tenendolo distante, cosa che sicuramente il bambino ha avvertito.
Come dicevo, in seguito Kevin, riversa tutto il suo odio nei confronti della madre, che si sente sempre più frustrata, e fa di tutto per ritrovare l'amore del figlio. All'inizio forse solo perché è gelosa di come Kevin si comporta con il padre, ma alla fine gli si affeziona veramente, gli vuole bene, e il fatto che lui la sfidi continuamente la fa soffrire



Un’altra sequenza importante è quella nella quale, ribellandosi all’ennesimo gesto di sfida del bambino, Eva lo fa cadere rompendogli un braccio, e qui possiamo notare due cose: da una parte si nota la stonatura (come dicevo all’inizio) di un bambino così piccolo che racconta una bugia al padre, solo per far capire alla madre che ha lui il controllo della situazione (anche se in un flashforward le dirà che quella è l'unica cosa buona che abbia fatto per lui), dall'altra la scena risulta sintomatica per il prosieguo del film, di quale sia il vero carattere di Kevin.
Tuttavia Kevin è pur sempre un bambino e ciò si nota in particolare nel momento in cui si ammala, solo allora si abbandona alle cure di Eva, cercando addirittura le coccole e l’affetto e rifiutando quelle del padre, lasciando stupiti entrambi i genitori. Per qualche ora Kevin diventa un bambino come tutti gli altri, buono e affettuoso, probabilmente come egli stesso avrebbe voluto essere, ma appena guarito, riemerge il suo lato disturbato e continua a vessare la madre.



E’ nel finale però, che si capisce tutta la fragilità nascosta da tanta cattiveria, cattiveria che porta il ragazzo, ormai adolescente, a compiere un gesto irreparabile; solo allora madre e figlio riusciranno a riavvicinarsi, capendo che si vogliono bene, ma ognuno costretto a chiedersi se le cose avrebbero potuto andare diversamente. Mi è molto piaciuto l’uso continuo del colore rosso (i panini alla marmellata, la guerra con i pomodori, gli atti vandalici alla casa di Eva…) che il regista ha fatto, come richiamo al drammatico finale. Bravissimi tutti gli interpreti, e in particolare Tilda Swinton, su cui poggia la maggio parte del film, ma anche i vari attori che interpretano Kevin, nelle varie fasi della sua età.