Molti anni e molti carnevali dopo, il solito gruppo di amici blogger, ha deciso di festeggiare la festa più divertente e colorata dell'anno parlando di personaggi mascherati, che siano divertenti, spaventosi, curiosi o affascinanti. Proiprio ricordando quello che fu probabilmente il mio primo costume di carnevale, ho diciso di parlare di Spider-Man, anche se la mia conoscenza di Spidy finiva a quel cartone animato o a qualche storia ne "Il corriere dei piccoli", pubblicate proprio nel 1981, ma le cui storie erano fatte da immagini prese dalla serie animata, perciò poco c'entravano le avventure originali del fumetto. Le mie impressioni dunque, si basano unicamente sui film in se e poco o nulla sulla verosimiglianza con il personaggio creato da Stan Lee.
Per raccontare la genesi del film di Sam Raimi, che ha dato grande rilancio al genere dei cinecomics, bisogna però partire da molto più lontano.
La prima versione live action di Spider-Man fu la serie tv, trasmessa dalla CBS, nel 1977, da cui furono ricavati anche tre film per la tv, ma nonostante un buon successo, la programmazione fu interrotta dopo quindici episodi, a causa delle forti differenze dalle storie originali (come la mancanza dei nemici storici), degli scarsi effetti speciali e dei costi di produzione sempre più elevati.
Ciao, sono il tuo amichevole Spider-Man di quartiere |
Altri tentativi di riportare al successo cinematografico il supereroe della Marvel si interruppero dopo il forte insuccesso di Superman III e nemmeno quando, nel 1985, si propose Roger Corman per realizzare un nuovo adattamento, fu trovato un accordo.
1977: il primo Spider-Man live action |
La Canon ci riprovò affidando il progetto al regista Joseph Zito (Rombo di tuono, Venerdì 13 parte IV...) e cominciarono a circolare i primi nomi per il cast, tra cui Tom Cruise, Bob Hoskins e addirittura attori del calibro di Peter Cushing, Lauren Bacall e Katharine Hepburn e con lo stesso Stan Lee che avrebbe dovuto interpretare J. Jonah Jameson. Ancora una volta, però, le vicende economico-finanziarie della Cannon, fecero naufragare il progetto. Altri sceneggiatori e registi, tra cui il nostro Ruggero Deodato, furono chiamati per provare a fare un film low budget, ma niente andò mai in porto.
Stan Lee vede se stesso nei panni di J. Jonah Jameson |
Dopo il fallimento della Cannon, che fu acquisita dalla francese Pathé, i due soci principali si separarono e uno restò con la Pathé mentre l'altro andò alla 21st Century Film Corporation a cui propose la distribuzione dei film sull'Uomo Ragno. Recuperata la sceneggiatura del 1985 ed eliminando i tagli voluti in precedenza, la 21st fissò per il 1989 l'inizio della produzione della nuova pellicola, affidando la regia da Stephen Herek (Critters, gli extraroditori).
Anche il grande Roger Corman aveva pensato un adattamento dell' uomo aracnide |
Nel 1991, James Cameron, grande appassionato del fumetto, propose una sua sceneggiatura alla Carolco Pictures, che colpita dal suo lavoro accettò di finanziare il film. Cameron voleva raccontare le origini del personaggio, ma inserì qualche piccola modifica, come il fatto che grazie alla mutazione biologica dovuta al morso del ragno radioattivo, Peter Parker sparasse le ragnatele direttamente dai polsi, senza l'aiuto di mezzi meccanici, particolare che rimase anche nel film di Raimi. Inoltre il regista canadese, propose come protagonista un giovane Leonardo DiCaprio.
Molte delle idee di James Cameron furono poi tenute per il film diretto da Raimi |
Poco tempo dopo, la Columbia Pictures, associata della Sony, acquistò i diritti sul personaggio, oltre a tutte le sceneggiature proposte fino a quel momento. Cris Columbus, Tim Burton e David Fincher furono altri registi considerati per dirigere la pellicola, ma alla fine fu scelto Sam Raimi che assieme agli sceneggiatori David Koepp prima e Scott Rosenberg poi, finalmente riportarono sul grande schermo, dopo venticinque anni di tentativi, Spider-Man.
Spider-Man gioca con il suo caro amico Goblin |
Come protagonista fu scelto un quasi sconosciuto Toby Maguire, voluto proprio da Raimi, anche se la Columbia era piuttosto scettica. L'attore tuttavia riuscì a convincere i produttori e firmò anche per i due possibili sequel. Solo qualche fan del fumetto non è del tutto entusiasta della prova di Maguire, soprattutto quando incarna il ruolo di Peter Parker, perché ritenuto troppo fragile e insicuro rispetto al suo corrispettivo cartaceo.
James Franco ottenne il ruolo di Harry Osborn dopo essere stato scartato per quello del protagonista.
Tobey chi? |
Oltre ad una sceneggiatura avvincente, il film deve la sua fama anche agli spettacolari effetti speciali, guidati da John Dykstra. In alcune scene di lotta tra Spider-Man e il Goblin, i due furono dovuti essere ripresi separatamente poiché a causa delle diverse cromaticità dei costumi, necessitavano di differenti screen di fondo.
Inutile parlare della bella colonna sonora, firmata dal grande Danny Elfman, pupillo sia di Raimi che di Tim Burton. Va tuttavia segnalata la presenza della traccia della sigla della serie animata del 1967.
E ora, prima di salutarvi, un bacio a testa in giù |
Per ora dunque è tutto, ma non dimenticate di passare nei prossimi giorni a vedere quale maschera hanno scelto di scoprire i miei amici blogger che trovate qui di seguito:
- Pietro Sabatelli 1 marzo
- Alfonso Maiorino 2 marzo
- StepHania Loop 3 marzo
- Alessandra Muroni 4 marzo
- Cassidy 5 marzo
- Kris Kelvin 5 marzo