Adele è un’adolescente come tante, con una famiglia che le vuole bene e un bel gruppo di amiche, a scuola non va né bene né male e la sua vita scorre tranquilla fino a quando un giorno per strada incrocia una strana ragazza dai capelli blu. Da quel momento non fa che pensare a lei, la sogna di notte e si masturba pensando a quel fuggevole incontro.
Spaventata da questa nuova realtà decide di andare a letto con un suo compagno innamorato di lei, quasi ad esorcizzare la paura, della presa di coscienza di qualcosa che ormai le è chiaro. Il rapporto con il ragazzo si interrompe presto, e grazie ad un suo compagno omosessuale, Adele riesce ad incontrare la misteriosa ragazza, ad un locale per gay. Un po’ alla volta quella che è una semplice amicizia, si trasforma in una intensa e travolgente storia d’amore. Purtroppo, però, tra Adele ed Emma le cose in comune finisco alla reciproca attrazione fisica, Emma che è più grande vorrebbe che Adele inseguisse i suoi sogni di scrittrice, che facesse qualcosa di importante e che non si limitasse a vivere di quel poco che ha. Adele invece, è una ragazza semplice, è contenta di fare la maestra in una scuola materna, perché ama i bambini, le piace cucinare e fare una vita tranquilla; non chiede altro se non l’affetto della sua amata.
Inoltre Emma è un’artista, che vive in un mondo fatto di gente “colta”, che parla di pittura e filosofia con nonchalance, ed Adele si sente esclusa e spesso messa in disparte dalla stessa Emma. Il rapporto così si deteriora un po’ alla volta, fino a quando, in seguito ad un presunto tradimento, Emma caccia di casa Adele, in malo modo, che in tutti modi cerca di farsi perdonare; infine disperata, lascia la casa della persona amata. Non è facile per lei, il ricordo di Emma è costante e solo il lavoro con i bambini, le da qualche momento di serenità.
Dopo qualche anno le due ragazze, si incontrano in un bar, e se Adele spera in una riconciliazione, Emma pur sentendosi ancora fortemente legata all’ex amante, non ha intenzione di tornare indietro.
L’ultimo incontro è ad un vernissage di Emma, ormai affermata artista, che in molti suo quadri ha usato Adele come soggetto. Qui però la ragazza capisce di non poter far più parte di quel mondo e seppure ferita, perché ha capito di aver perso per sempre Emma, lascia la mostra diretta verso la sua nuova vita.
La regia di Kechiche è travolgente, come lo è il rapporto tra le due ragazze, è una regia piena, fatta di primi piani di affanni e respiri, con la camera che indugia in particolari, senza però mai cadere nella volgarità, anzi spesso donando un qualcosa di autentica ingenuità, come quando si sofferma a inquadrare Adele che mangia gli spaghetti. Tutto ciò ci porta a entrare in contatto emotivo con le due protagoniste e in particolare con Adele, i cui sguardi, ora accesi di autentica passione, ora smarriti nell’abbandono, non lasciano dubbi sui sentimenti della ragazza. In questo modo, le esplicite scene di sesso, assumono connotati più vitali, e che vanno al di là della messa in scena di un atto amoroso, per quanto “estremo”, ma che servono a farci scivolare ancora più in profondità nel legame tra le due ragazze e in particolare nei sentimenti di Adele. Come detto le due protagoniste hanno caratteri completamente diversi e provengono da realtà completamente diverse: Adele è ingenua, alle sue prime esperienze amorose, e semplice che non chiede molto, se non di essere amata; il successo non le interessa, per lei la vita è una bella famiglia felice.
Emma no, Emma è un artista, circondata da amici intellettuali e un po’ snob, che ambisce a diventare famosa e per questo spinge Adele a sviluppare le sue qualità di scrittrice. Due caratteri così non sono destinati a restare a lungo assieme, tant’è che nella scena in cui Emma caccia Adele, ci ho visto un bel po’ di malizia in questo suo atteggiamento, nel suo rifiuto di perdonare un presunto (dato che non ci è mai stato mostrato) tradimento; anche perché all’inizio della loro storia, la stessa Emma aveva una relazione con un’altra donna, o potrebbe essere che lei si sia sentita ferita dal fatto che Adele avesse rinnegato la sua identità di omosessuale. Questo non ci è dato saperlo, ma sappiamo che alla fine del film, Adele, seppur ancora innamorata, si lascia alle spalle la storia con Emma e si avvia verso la sua nuova vita da adulta, consapevole dei propri sentimenti e un po’ più sicura.
Ti dirò, a parte "quella" scena è un gran bel film, in effetti empatizzare è facile ma in ogni caso non mi ha davvero appassionato, ma resta un buonissimo prodotto ;)
RispondiEliminaEcco appunto, forse quella scena è un po' "troppo", però il film è un'ottimo prodotto
EliminaUn finale amaro, anche se "positivo a lungo termine".
RispondiEliminaUn film che volevo vedere, forse mi hai convinto a farlo a breve.
Moz-
Vedilo, vedilo...il più delle volte conoscere un nuovo film non è mai una perdita di tempo, anche con film discutibili, almeno poi li puoi distruggere (o lodare) con cognizione di causa...:)
EliminaCiao! Ho scoperto da poco il tuo blog e mi piace moltissimo... sperando di farti cosa gradita, dalle mie parti c'è un premio per te:
RispondiEliminahttp://solaris-film.blogspot.it/2017/06/liebster-award-2017.html
Oh...Grazie mille...Come minimo dovrò venire a visitarti con più assiduità (se non sbaglio ero passato dalle tue parti l'anno scorso per le recensioni di Notte Horror). Grazie ancora tante e a rileggerci in queste pagine...
EliminaIo non conosco il fumetto da cui è tratto, ma il film mi ha conquistato subito...Certo alcune sequenze sono un po' "enfatizzate", ma il messaggio finale arriva comunque
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