Tra i vari progetti della Nippon Animation, per un lungo periodo, c'è stato il World Masterpiece Theater, in cui vennero prodotti degli anime ispirati a romanzi per ragazzi, per lo più di origine occidentale. Tra i vari titoli si possono ricordare Marco, Anna dai capelli rossi, Tom Story, Flo la piccola Robinson, Pollyanna e molti altri tra cui l'anime di cui parlerò oggi: Lucy May.
Basato sul romanzo Southern Rainbow di Phyllis Piddington, Lucy May (Minami no Niji no Rūshī) è incentrato sul personaggio di Lucy May Popple, che assieme alla sua famiglia si trasferisce in Australia, dall'Inghilterra, alla fine del XIX secolo. Fin da subito le cose si riveleranno più dure di quanto la famiglia si aspettasse, ma dopo varie vicissitudine tutto terminerà per il meglio.La serie, composta da cinquanta episodi, è stata trasmessa per la prima volta in Italia il 26 settembre 1983 da Italia 1, per poi essere replicata qualche anno più tardi su Rete 4 e dopo più di vent'anni d'assenza di nuovo mandato in onda su Mediaset Premium Hiro.
Come detto, la storia racconta della famiglia Popple, che si trasferisce in Australia, con la speranza di impiantare una fattoria per poi trasformarla un'importante azienda agricola. Tuttavia le difficoltà sono subito numerose, anche perché i coloni non sono ben accolti dai locali, e il luogo si dimostra, si dimostra ancora primitivo.
Non potendo trasportare la casa prefabbricata che Arthur, il padre di Lucy May, si era portato dall'Inghilterra, per la mancanza di adeguati mezzi di trasporto, l'uomo è costretto a venderla e prendere una casa poco fuori città (Adelaide).
Qui Arthur, in attesa di realizzare il suo sogno, accetta di fare vari lavori, ma tutta la famiglia si impegnerà per migliorare le proprie condizioni di vita.In attesa di tornare a scuola Lucy May e la sorella Kate esplorano questo nuovo mondo, che ai loro occhi si rivelerà meraviglioso e ricco di misteri. In particolare, la piccola protagonista, ama molto gli animali e vorrebbe occuparsi di tutte le creature che incontra nelle sue passeggiate, come koala, ornitorinchi e canguri e dopo un po' avrà il permesso di allevare un cucciolo di dingo che chiamerà Piccolo.
Il tempo passa, ma per la famiglia Popple le cose non cambiano, anzi in seguito ad un incidente sul luogo di lavoro, Arthur si ferisce ad una gamba e scivola in una profonda depressione che lo porta a diventare un alcolista. Solo grazie all'aiuto di tutti i suoi famigliari l'uomo capirà il suo errore e ritorna a lavorare.
Poco dopo però, un'altra tragedia si abbatte sui Popple; Lucy May è vittima di un incidente in cui perde la memoria. La bambina viene soccorsa da Frank Princeton, un ricco possedente terriero, che la accoglie in casa sua. La moglie di costui si affeziona molto a Lucy May in cui rivede la propria figlia morta poco tempo prima. Quando la bambina riacquista la memoria, la donna chiederà ai suoi genitori di poterla adottare, in cambio di un terreno dove poter avviare la tanto agognata fattoria. Tuttavia i Popple non accetteranno la proposta.Dopo altre vicissitudini, grazie proprio ai Princeton, Lucy May e la sua famiglia riusciranno a realizzare il proprio sogno.
L'anime descrive molto bene le difficoltà dei protagonisti e non fa nessuno sconto nel raccontare anche problematiche come l'immigrazione, l'alcolismo e la depressione dovuta ai sogni infranti.Proprio per questo Lucy May è un prodotto che risente poco, o per nulla, del tempo passato e riesce a coinvolgere un pubblico abbastanza ampio, nonostante la maggior parte delle avventure siano incentrate sulla piccola protagonista.Il character design, opera di Junichi Seki, (Vicky il Vichingo, Peline Story, Belle e Sebastien...) risulta molto curato e riesce a riportare piuttosto fedelmente quella che doveva essere la vita dei coloni di due secoli fa.
Credo di aver visto tutti i titoli qui citati, tranne forse Pollyanna... World Masterpiece Theater fu un bel progetto. Quando ero piccolo speravo in un team-up tra le famiglie di Lucy May e di Flo Robinson, in cui l'una si ritrovava ad aiutare l'altra oppure si incontravano in un cartone animato ex novo, dato che entrambe sono ambientate in Australia, anche se i Robinson ci arrivano solo a fine serie...
A differenza della saga dei Robinson di cui ho tutte le puntate e che ho visto relativamente di recente con ricordi freschi, di Lucy May ricordo i personaggi e vagamente le trame.
La piccola Flo l'hanno replicato più spesso, anche di recente. Ne hanno fatto anche una sigla nuova, cantata da Cristina D'Avena, a mio avviso decisamente inferiore a quella bellissima dei Cavalieri del Re Credo che il caract designer dei due anime sia lo stesso, per cui in effetti un bel cross over ci sarebbe stato bene...
Diciamo che alcune delle sigle originali di Cristina non sono male, certo quando ha rifatto sigle, di per se già bellissime, non poteva che cascare male...
La sigla non mi dice nulla, quindi deduco di non averlo mai visto. Però le immagini mi ricordano qualcosa. Chissà se assomigliano ad altri animé che ho seguito, o se si tratta proprio di questo ma stranamente ne ho rimosso la sigla.
No, non l'ho rimosso, non l'ho visto proprio...mentre tra quelli citati, visti Anna dai capelli rossi e Pollyanna, adorato invece Flo la piccola Robinson ;)
Come dicevo, non l'hanno replicato spesso, ed è un peccato perché sicuramente è meglio di tante altre cavolate che continuano a riproporci... Anch'io adoravo Flo...
Lo vedevo qualche volta su Rete 4 in Ciao Ciao, ora di pranzo.
RispondiEliminaMa praticamente, a parte qualche parola della sigla non ricordavo niente della trama.
Moz-
In effetti, a differenza di altri anime, questo non l'hanno replicato molto. Io ho in memoria qualche fotogramma e poco più...
EliminaCredo di aver visto tutti i titoli qui citati, tranne forse Pollyanna...
RispondiEliminaWorld Masterpiece Theater fu un bel progetto.
Quando ero piccolo speravo in un team-up tra le famiglie di Lucy May e di Flo Robinson, in cui l'una si ritrovava ad aiutare l'altra oppure si incontravano in un cartone animato ex novo, dato che entrambe sono ambientate in Australia, anche se i Robinson ci arrivano solo a fine serie...
A differenza della saga dei Robinson di cui ho tutte le puntate e che ho visto relativamente di recente con ricordi freschi, di Lucy May ricordo i personaggi e vagamente le trame.
La piccola Flo l'hanno replicato più spesso, anche di recente. Ne hanno fatto anche una sigla nuova, cantata da Cristina D'Avena, a mio avviso decisamente inferiore a quella bellissima dei Cavalieri del Re
EliminaCredo che il caract designer dei due anime sia lo stesso, per cui in effetti un bel cross over ci sarebbe stato bene...
Tendenzialmente detesto tutte le sigle rifatte e affidate a Cristina D'Avena, proprio in virtù del confronto con le prime versioni...
EliminaIl character designer è proprio lo stesso.
Diciamo che alcune delle sigle originali di Cristina non sono male, certo quando ha rifatto sigle, di per se già bellissime, non poteva che cascare male...
EliminaLa sigla non mi dice nulla, quindi deduco di non averlo mai visto.
RispondiEliminaPerò le immagini mi ricordano qualcosa.
Chissà se assomigliano ad altri animé che ho seguito, o se si tratta proprio di questo ma stranamente ne ho rimosso la sigla.
Come dicevo a Gas qui sopra, il caract designer a fatto diversi lavori all'epoca, per cui è possibile che ricordi immagini relative ad altri anime.
EliminaL'ho visto, però ti confesso che lo avevo completamente rimosso.
RispondiEliminaCredo che in molti lo conoscano, ma dato che non l'hanno replicato spesso, molti lo abbiano anche dimenticato
EliminaNo, non l'ho rimosso, non l'ho visto proprio...mentre tra quelli citati, visti Anna dai capelli rossi e Pollyanna, adorato invece Flo la piccola Robinson ;)
RispondiEliminaCome dicevo, non l'hanno replicato spesso, ed è un peccato perché sicuramente è meglio di tante altre cavolate che continuano a riproporci...
EliminaAnch'io adoravo Flo...