Lo scorso agosto è scomparso John Amos e la maggior parte delle persone lo ricorda per i suoi ruoli in "Il principe cerca moglie", "58 minuti per morire - Die Harder" o "Sorvegliato speciale", invece io lo ricordo soprattutto per una serie ormai dimenticata, che in Italia non ebbe un gran successo, infatti andò in onda solo su reti locali ed è difficile trovare informazioni circa la sua programmazione; sto parlando di "Good Times".
Spin off di uno spin off, "Good Times" infatti deriva dalla serie "Maude", a sua volta è figlia della celebre serie tv "Arcibaldo" da cui derivano anche "I Jefferson".
Andata in onda per sei stagioni, dall'8 febbraio 1974 al 1° agosto 1979 per un totale di 133 episodi, di venticinque minuti l'uno, fu trasmessa dalla CBS, mentre in Italia è passata per lo più per emittenti locali.
"Good Times" è una delle prime serie ad avere come protagonisti solo attori di colore e racconta di una famiglia di estrazione sociale medio-bassa che vive a Chicago e delle loro difficoltà nella vita quotidiana.
I protagonisti sono il padre di famiglia James Evans Sr, (John Amos), carpentiere continuamente ansioso a causa della loro precarietà; la madre Florida (Esther Rolle) ex governante nella serie "Maude"; il figlio maggiore J.J. (Jimmie Walker), dall'indole artistica e scansafatiche; la secondogenita Thelma (Bern Nadette Stanis) e il più giovane Michael (Ralph Carter), probabilmente il più sensato dei tre.
Altri ruoli importanti sono quelli della vivace amica di famiglia Willona (Ja'net DuBois) e una giovanissima Janet Jackson nei panni di Penny. Il fratello di Florida, che compare in qualche episodio, è invece interpretato da Louis Gosset Jr. In un piccolo ruolo vedremo la futura star della serie "Il mio amico Arnold", Gary Coleman.
La serie era caratterizzata da stereotipi caricaturali e razziali (in particolare nel personaggio del figlio maggiore), ma in realtà era nata, anche per volontà di John Amos e Esther Rolle, per affrontare tematiche politiche e sociali impegnate. A dar voce a questo disagio era spesso il figlio più piccolo Michael.
Ralph Carter faceva parte assieme ad un pugno di altri attori bambini afroamericani a quella generazione a cui si affidò la responsabilità di dare un'immagine meno stereotipata di se stessi, grazie anche alle lotte per i diritti civili nate un decennio prima.
Quando, come già detto, i produttori preferirono puntare sulle gesta comiche di J.J. (celebre la sua frase "Dinamite!" che gli autori avevano trovato il modo di fargli ripetere ad ogni episodio), Amos e Rolle si lamentarono della cosa anche pubblicamente di questo, così alla fine della terza stagione John Amos venne licenziato, adducendo, nella serie un trasferimento per lavoro del suo personaggio e quindi della morte dello stesso in un incidente stradale.
Alla fine della quarta stagione anche la Rolle abbandonò la serie, infatti Florida dopo essersi risposata, si trasferì in Arizona, assieme al nuovo marito.
A questo punto prese sempre più importanza Willona, l'amica di famiglia che si trasferisce a casa degli Evans per badare ai figli rimasti soli.
Quando i produttori si resero conto di aver calcato troppo la mano, decisero di tornare alle origini della serie. Richiamarono così la Rolle che pretese una serie di cambiamenti, come migliori copioni, che il personaggio di J.J. fosse reso più responsabile, e che il personaggio di Carl Dixon fosse eliminato dato che non aveva mai approvato la scelta di introdurlo come suo nuovo compagno nella serie. Chiese inoltre un aumento di stipendio.
La serie si conclude alla fine della sesta serie con l'ultimo episodio che vede un "happy end" per tutti i personaggi.
Ad aprile 2024, Netflix ha trasmesso una serie animata omonima, revival dell'originale, incentrato sull'attuale generazione degli Evans, ma ha avuto critiche quasi unicamente negative sia da parte della critica che dal pubblico sia per lo stile dell'animazione che per le storie spesso caratterizzate da un umorismo offensivo e razzista, oltre che per la quasi totale mancanza di connessione con la serie originale.
(Fonti: Wikipedia, Mymovies)
La conosco soltanto di nome, mai avuto modo di vederla.
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