venerdì 31 marzo 2017

Sogni: Un assegno pericoloso

Con un gruppo di amici, non meglio identificati, dovevo portare un assegno e girarlo ad un'anziana signora. Tuttavia questa donna aveva una fama particolare e mentre ci dirigevamo verso la sua abitazione, sentivo una sorta di disagio e tensione farsi sempre più palpabile.
Quando siamo arrivati era ormai tarda sera e la signora ci ha fatto accomodare nel salottino. La stanza, come il resto della casa era piuttosto piccola, illuminata solo da un paio di vecchi abat-jours.
Ricordo che l'ambiente era ricoperto di stoffe pesanti, dal tappeto alle poltrone, alla tovaglia sul grosso tavolo di legno. Anche i paralumi degli abat-jours erano di un colore scuro, tanto che la luce ne era notevolmente smorzata.
Tutta quella pesantezza gravava su di me come una coperta bagnata e l'anziana signora pur essendo gentile e cordiale emanava un'aura pericolosa; avevo la netta sensazione di trovarmi nell'antro della strega.
La padrona di casa mi fece accomodare ad un tavolo, tirai fuori l'assegno e mentre lei lo controllava, vidi che seduta ad una delle poltrone, che ci dava le spalle, c'era un'altra signora, altrettanto anziana, che immaginai essere la sorella. La donna non diede, nemmeno per un istante, l'impressione di accorgersi di noi; la sua attenzione era rivolta alla televisione e quando vidi ciò che stava guardando, un brivido mi fece sussultare. L'apparecchio era sintonizzato su un canale locale che stava trasmettendo "Freaks" di Tod Browning.
Distolsi lo sguardo e tornai a occuparmi degli affari che mi avevano portato in quella casa. Presi l'assegno lo girai e cominciai a porvi la mia firma, tuttavia la cosa non fu così semplice perché l'assegno era diventato ruvido, come se anche esso fosse della stessa stoffa greve di tutta la stanza.
L'anziana donna verificò la mia firma e poi mi chiese di mettervi accanto un simbolo. Iniziai a disegnare qualcosa e fu allora che mi svegliai.


4 commenti:

  1. La prossima volta fai come Jack Burton: "Sì ti ho spedito l'assegno per posta"
    Scherzi a parte, invidia per il tuo inconscio sceneggiato da David Lynch ;-) Cheers

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    1. Guarda...i miei sogni sono spesso confusi e col sennò di poi, privi di linearità e senso logico...Lynch ci si divertirebbe parecchio in effetti...

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  2. In sogno molto disturbante direi, che avevi mangiato il giorno prima peperonata? :-P
    Scherzi a parte, gran bel racconto!

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