sabato 31 ottobre 2015

Perché Halloween è Halloween

« Malocchio e gatti neri, malefici misteri
il grido di un bambino bruciato nel camino
nell'occhio di una strega, il diavolo s'annega
e spunta fuori l'ombra: l'ombra della strega!
La vigilia d'Ognissanti han paura tutti quanti:
è la notte delle streghe!

(Chi non paga presto piange!) »


E' arrivato il 31 ottobre, Halloween, e che vi piaccia o meno è una festa che ormai è da diversi anni ha preso piede anche qui da noi, ma non sono qui per discutere sulle tradizioni o sulle origini di tale ricorrenza; invece voglio consigliarvi alcuni film da vedere in questa lunga notte.
Non sarà una semplice lista di film horror (anche perché alcuni non lo saranno), ma brevi recensioni di film ambientati, almeno in parte, proprio durante la notte di Halloween.



Buona visione:

Halloween - La notte delle streghe: Non potevo partire che con questo film, uno dei capisaldi del genere, diretto in maniera perfetta da John Carpenter, uno dei maestri del cinema in generale e dell'horror in particolare. L'incipit del film è memorabile, il piccolo Michael che prima osserva la sorella amoreggiare con il suo boyfriend e poi, armato di coltellaccio e mascherato da clown, la accoltella a morte. Poi anni dopo Michael, ormai cresciuto, fugge dall'ospedale psichiatrico e torno a Haddonfield per terminare quello che aveva lasciato in sospeso quindici anni prima. Musiche, movimenti di macchina, tempi, citazioni...tutto in questo film è perfetto.

Halloweem: The Beginning: Questo remake (o forse sarebbe meglio dire reboot) non è piaciuto molto alla critica; per me è invece riuscito molto bene. Rob Zombie, intelligentemente, si concentra maggiormente sulla figura di Michael Myers, prima da ragazzino, poi durante la sua fuga da adulto.
Inoltre "sporca" ulteriormente la pellicola rendendola più sanguinaria e truculenta dell'originale. Anche qui la musica è un asse portante del film, sia la OST che le canzoni inserite.

Morte a 33 giri: Un classico degli anni 80; forse non un capolavoro, ma un film che ha sempre il suo fascino, grazie anche al connubio horror-musica rock.
La storia è quella di Eddie Weinbauer, soprannominato "Ragman", appassionato di musica metal e bullizzato dai compagni di classe, proprio per questa sua passione. Quando anche il suo idolo Sammi Curr, Ragman sente il mondo crollarli addosso, fino a quando un suo amico dj gli regala l'unica copia dell'ultimo disco di Curr. Quando il ragazzo ascolterà il disco al contrario si troverà a parlare con lo spirito del cantante che gli darà consigli su come vendicarsi dei bulli. Tuttavia le cose presto prenderanno una brutta piega. Da ricordare la partecipazione di Gene Simmons (dei Kiss) nel ruolo dell'amico dj e un cameo di Ozzy Osbourne, nei panni (autoironici) di un predicatore anti musica metal.

Nightmare before Christmas: Altro film che non ha bisogno di tante presentazioni: ideato dal genio di Tim Burton è la storia di Jack Skeletron che cerca di portare la festa del Natale nella terra dove è sempre Halloween, creando confusione sia tra glia abitanti di tale terra, che nel mondo reale, dove per poco, non viene annullato il Natale. Umorismo macabro, animazione e fantastiche musiche, realizzate da Danny Elfman, caratterizzano questo film.

Scarlatti - Il thriller: Film poco conosciuto, o quantomeno dimenticato, racconta la storia del piccolo  Frankie Scarlatti che viene rinchiuso da alcuni compagni nello spogliatoio della scuola, la notte di Halloween. Qui gli appare il fantasma di una bambina, assassinata anni prima. Deciso a scoprire la verità, il bambino (interpretato dal giovanissimo Lukas Haas) si intrufola in una vecchia casa abitata da una misteriosa donna in bianco. Thriller con storia di fantasmi; probabilmente non spaventosissimo, ma un film da riscoprire

Il Corvo: La triste storia di Eric Draven e della sua ragazza uccisi la notte di Halloween da quattro criminali, e della vendetta messa in atto dallo stesso Eric, riportato in vita da un corvo, con le fattezze di un Pierrot- dark è ormai nella storia del cinema; sia per la sua origine fumettistica, sia per la morte di Brandon Lee durante una delle scene del film, sia per la storia in se, ne hanno fatto uno dei film dark per eccellenza.

La vendetta di Halloween: Film a episodi concatenati tra di loro, che si intrecciano proprio la notte di Halloween. Film non pienamente riuscito, ma comunque interessante e che merita una visione,

Halloween killer: Questo film indipendente, dalla regia quasi amatoriale, racconta la storia di Douglas, un bambino appassionato di Halloween e di videogiochi. Quest'anno il ragazzino si vestirà come il protagonista del suo videogame preferito, Satan's Little Helper, il piccolo aiutante del diavolo, e nel suo girovagare incontra una persona vestita proprio come il diavolo del gioco. Douglas però non sa che sotto quella maschera si nasconde un reale serial killer

All Hallow's Eve: Sarah passa la notte di Halloween a fare la babysitter. Controllando i dolci ricevuti dai due bambini, la ragazza trova anche una videocassetta e decide di vederla subito. Tuttavia le inquietanti immagini, in cui compare uno spaventoso clown, la fanno desistere e mandare a letto i bambini. Dopo un po' però decide di continuare a vedere la videocassetta in cui si assistono a diversi efferati omicidi, ma la notte ha in serbo per lei degli incubi ben più reali.

Hocus Pocus: Film per tutta la famiglia targato Disney, racconta la storia di tre sorelle streghe, che uccise sul finire del 1600, giurano vendetta; infatti trecento anni dopo tornano in vita e cercano di ritornare giovani. I giovani protagonisti riusciranno a sconfiggere nuovamente le tre megere.

Qualcosa di sinistro sta per accadere: Will e Jim sono due ragazzini di quattordici anni, nati entrambi la notte di Halloween, uno un minuto prima della mezzanotte, l'altro un minuto dopo, sono amici fin dalla più tenera età. Un giorno nella loro cittadina arriva una strana fiera in cui sembra che i propri sogni possano avverarsi. In realtà il proprietario del luna park ha malvage intenzioni e saranno proprio i due bambini a sconfiggerlo, almeno temporaneamente. Tratto dal romanzo Il popolo dell'autunno di Ray Bradbury è uno dei primissimi fanta-horror targati Disney.

Beh questo è quanto...Buon Halloween a tutti!

mercoledì 28 ottobre 2015

Una nuova speranza

(Questo racconto è nato durante un corso di scrittura creativa, ma per venire incontro ai gusti dell'insegnate, che preferiva i finali positivi, mi ero visto costretto a aggiungere qualche riga per dare al racconto un happy end. Ora però posso postare il racconto come lo avevo immaginato, mantenendo però il titolo della storia che avevo presentato, anche per contrasto con il finale e lasciarle comunque aperta la lettura)


 Dopo l’ultimo conflitto mondiale, esploso nel 2080, la terra subì molti cambiamenti dal punto di vista politico-economico; fino a quando nel 2087, gli Stati Indipendenti Popolari presero il comando dell’intero pianeta, instaurando un regime dittatoriale. Due anni più tardi, per arginare i continui tentativi di ribellione, furono ripristinate la corte marziale e la pena di morte, e i primi a venire condannati furono i “cervelli” dei gruppi ribelli.
Il governo, tuttavia, temeva che in un prossimo futuro, nuove menti sarebbero potute riuscire dove quelle da loro soppresse, avevano dovuto capitolare. Fu perciò preparato un test da distribuire a tutti gli alunni di tutte le scuole; chiunque avesse avuto un Q.I. superiore a 120 avrebbe dovuto essere terminato.
Leonardo, nonostante avesse soltanto dieci anni, risultò avere un Q.I. di 150, il risultato fu spedito a casa assieme all’obbligo di accompagnare il bambino al più vicino Centro per l’Ultimazione, pena lo sterminio dell’intera famiglia. Giorgio, il padre di Leonardo, sentì mancarsi la terra sotto i piedi, come poteva portare suo figlio incontro a morte sicura, quel figlio che amava più di se stesso?
Ormai era vedovo da molti anni e altri parenti oltre a Leonardo non ne aveva, decise dunque che sarebbero fuggiti quella notte stessa.
L’unica loro speranza era raggiungere Shangri-la, una zona libera sfuggita al dominio del governo.
In realtà nessuno sapeva se questa località esistesse veramente e dove si potesse trovare, ma una voce non accertata diceva che era nei pressi della città di Midgard, che però era controllata dalle guardie governative.
Erano in cammino già da diverse ora, quando Leonardo cominciò a lamentarsi:
“Papà sono stanco…”
“Non possiamo fermarci adesso” rispose Giorgio caricandosi il bambino sulle spalle “dobbiamo arrivare in città prima che sia giorno. Lì spero di trovare qualcuno che ci dia le indicazioni che ci servono.”
Arrivarono in città alle prime luci dell’alba e si nascosero all’interno di una libreria abbandonata; Leonardo si addormento subito mentre suo padre rimase a vegliarlo, gli accarezzò delicatamente i capelli, e cominciò a piangere silenziosamente.
Era un bambino così bello e dolce e Giorgio sentiva il cuore gonfiarsi d’orgoglio ogni volta che si soffermava a osservarlo, e ora che era in pericolo non sapeva se sarebbe riuscito a salvarlo.
La stanchezza si fece pesante sugli occhi dell’uomo, che dopo un po’ si addormentò accanto al figlio, ma non passò molto tempo che entrambi furono svegliati da un gran clamore, e spiando per uno spiraglio si accorsero che i ribelli si stavano scontrando con la polizia governativa.
Esattamente in quell’istante le cose cominciarono a precipitare e quando Giorgio si rese conto di ciò che stava succedendo era già troppo tardi.
Leonardo si era sporto troppo dal nascondiglio e una delle sentinelle lo acciuffò per le spalle:
“Dove pensi di andare ragazzino?” disse ridendo.
Giorgio saltò fuori colpendo il poliziotto alla gola con un pugno, prese suo figlio per la mano e scappò attraverso la piazza affollata, riuscì a scartare altre due sentinelle, poi vide un’auto accesa abbandonata dall’altro lato della strada; si tuffò in quella direzione, trascinando Leonardo dietro di se. All’improvviso sentì suo figlio urlare: “Papà…!”
L’ultima cosa che vide, voltandosi verso il bambino, fu un furgone che li stava travolgendo.



martedì 20 ottobre 2015

Confessions (2010)

Confessions è indubbiamente un film complesso, che si sviluppa come una tragedia shakespeariana, in cui anche la morale risulta ambigua e imperfetta, e che richiede un certo sforzo, da parte dello spettatore, per essere accettata come plausibile. Nakashima ci cala subito in una situazione destabilizzante, quella di una classe chiassosa e indisciplinata, in cui ognuno si fa i fatti suoi ignorando completamente l'insegnante. C'è chi si scambia messaggini, chi si trucca e altri che si lanciano addosso palle da baseball, ed è in questa situazione assurda che la professoressa comincia a raccontare la sua storia, partendo da se stessa, per poi parlare dell'amato marito malato di AIDS e infine della sua bambina, morta solo qualche settimana prima, annegata in una piscina. Ora sono tutti attenti alle parole dell'insegnante, con una curiosità morbosa e poco rispettosa, così lei svela che quello che è successo a sua figlia non è stato un incidente, ma che è stata uccisa da due di loro, indicando i colpevoli chiamandoli "A" e "B", ma la cui descrizione non lascerà dubbi sulla loro identità. Infine dirà loro, di aver iniettato, il sangue infetto del marito, nei cartoni del latte, che i due ragazzini hanno appena bevuto. Sarà una lunga confessione quella dell'insegnante (la prima delle molte che i vari personaggi daranno per mostrare il proprio punto di vista), lenta e gelida, priva quasi di emozioni, eppure così carica di pathos, forse proprio per la freddezza con la quale viene enunciata.Purtroppo non ho avuto difficoltà a credere che dei ragazzini, appena entrati nell'adolescenza, possano uccidere un bambino di poco più piccolo di loro, purtroppo la cronaca di ogni giorno, ci insegna che tutti sono in grado di gesti violenti.In seguito vediamo che i due colpevoli hanno reazioni completamente diverse, uno deciderà di continuare a frequentare la scuola, diventato vittima dei bulli, che si ergeranno a "giustizieri", per punire le colpe del baby assassino; l'altro si rifugerà invece in camera sua, rifiutando qualsiasi contatto esterno, compreso quello della madre, arrivando addirittura a non volersi più lavare, stretto tra rimorso per quello che ha fatto e paura per il contagio, diventando quindi un hikikomori. Il film prosegue come un puzzle a scatole cinesi, in cui man mano che andiamo avanti scopriamo le diverse versioni dei protagonisti, così scopriamo che uno dei ragazzi era stato abbandonato dalla madre che preferì seguire la carriera piuttosto che occuparsi del figlio; l'altro invece cercava solo un amico che lo accettasse, e la cui madre all'opposto dell'altra si dimostra addirittura iperprotettiva fino a deresponsabilizzare il figlio, per il grave delitto.Ma in questo film non ci sono vinti ne vincitori, o meglio sono tutti sia l'uno che l'altro, e così non risulta difficile nemmeno capire una donna che si voglia vendicare su due ragazzini, al punto da far sprofondare le loro vite in un inferno. Il regista ci mostra non solo la drammaticità della vicenda narrata, ma punta il dito contro una società anestetizzata e divenuta insensibile alla compassione, una società sempre più egoista in cui la libertà personale è portata all'eccesso, indifferente delle conseguenze che potrebbero coinvolgere chi ci sta attorno, male da cui non sono immuni nemmeno i più giovani, anzi che probabilmente coinvolge loro in modo maggiore.Tutto ciò, ci viene mostrato con algida freddezza, con uno stile distaccato, cosa che si nota anche nella fotografia in cui prevalgono i toni freddi dei blu e del bianco, a parte nei momenti di maggiore tensione, in cui esplode il rosso del sangue, senza però rinunciare ad una feroce sincerità degli eventi. Confessions risulta così essere tanto poetico, quanto disturbante ed esasperato, una pellicola che non si dimentica tanto facilmente.