venerdì 30 marzo 2018

Una pazza giornata di vacanza (1986)

In questi giorni non ho avuto molto tempo per pensare e scrivere un nuovo post, ma non volendo stare tanto tempo senza aggiornare il blog riporto, come ho già fatto in passato, una mia vecchia recensione, in attesa di qualcosa di nuovo nelle prossime settimane. Un saluto a tutti e Buona Pasqua!



Ferris Bueller è un diciottenne come tanti, con molti amici e poca voglia di studiare. Un giorno decide di prendersi l'ennesima vacanza da scuola fingendosi malato; i genitori, che lo adorano, non possono non credergli, anzi sono quasi dispiaciuti per doverlo lasciare a casa da solo, mentre loro vanno al lavoro. Appena però il ragazzo rimane solo darà vita ad una bella vacanza a Chicago, coinvolgendo la sua fidanzata Sloane, e l'amico ipocondriaco Cameron, che convincerà anche a "prendere in prestito" la Ferrari, dell'odiato padre. 



In città i tre amici passeranno una giornata indimenticabile, riuscendo anche a tornare a casa in tempo per non far scoprire l'inganno, nonostante i continui interventi dell'odioso preside e dell'invidiosa sorella di Ferris. John Hughes ci sapeva decisamente fare con la commedia giovanilistica, inquadrando molto bene la natura degli adolescenti anni 80, senza però volgarità o banalità. E questo film non fa eccezione. "Una pazza giornata di vacanza" fa parte di quel movimento di commedie denominato "Brat Pack", anche se mancano alcuni degli attori feticcio di Hughes, che di quel movimento erano veri e propri esponenti, ed è un film completamente pop, che trasuda lo spirito anni 80 da ogni poro.



Una commedia semplice ed allegra, ricca di momenti divertenti, grazie alle trovate di Ferris per non farsi beccare a "fare sega", con elementi tipici della cinematografia hughesiana, come il tema del viaggio o la bellissima sequenza ballata sulle note di Twist & Shout.



Alla fine però il film si rivela per quello che è; una metafora sul passaggio dall'adolescenza all'età adulta, e questo si capisce sia dal finale, quando Cameron decide di voler affrontare il padre, sia dalla sequenza in piscina, quando Ferris, rivolto direttamente al pubblico facendo uso della tecnica Camera Lock (cosa che farà praticamente per tutto il film), spiega che dall'anno seguente i due amici dovranno separarsi per seguire ognuno la sua strada. Insomma un piccolo cult movie generazionale.



giovedì 22 marzo 2018

Geek League: La Geek Compilation


Appena convocato dalla Geek League, mi butto subito nella nuova missione che è troppo succulenta per restarne fuori, poi semmai, recupererò quelle vecchie...
Questa volta, i vostri geek-eroi dovranno vedersela con un post musicale, dedicato alle soundtracks di varie categorie; alzate dunque il volume e preparatevi a scatenare i sensi...




CARTONE ANIMATO: CONAN - IL RAGAZZO DEL FUTURO




L'ho già detto QUI, che questa è una delle sigle e dei cartoni ai quali sono più legato...Del resto stiamo parlando del grande Miyazaki...(per fortuna il maestro ha tenuto poco del romanzo al quale si è ispirato). Conan era un personaggio eccezionale che mi divertiva ed emozionava e con il quale, da piccolo, mi piaceva identificarmi. La morale è tipica di molte opere di Miyazaki, dunque una morale pacifista e ambientalista. Poi la sigla è bella in se, dal testo alla parte strumentale sia nella parte ritmica che nell'uso delle tastiere...E allora ascoltiamola...

SIGLA TELEFILM: MISFITS


Scelta difficile questa, avevo pensato anche alla sigla di "Quantum Leap - In viaggio nel tempo", che è uno dei miei telefilm preferiti, oppure alla mitica sigla di apertura de "Ai confini della realtà", ma poi mi sono detto che ci voleva qualcosa di più nerd, un telefilm figo, ma che in pochi ricordano e mi è venuto in mente questo (il titolo originale è Misfits of Science). Peccato che la serie abbia avuto poco successo, infatti è stato trasmessa una sola stagione. Come potete vedere tra i protagonisti c'era anche una giovane Courtney Cox, qualche decennio prima che avesse successo nel ruolo di Monica in Friends

SIGLA PROGRAMMA: JONATHAN - DIMENSIONE AVVENTURA



Anche qui le sigle belle e interessanti sono molteplici, per cui sono nuovamente andato in cerca di un programma cult, che nonostante il successo, oggi sono in pochi a ricordarlo, o meglio, che viene poco ricordato. A condurre il programma è stato lo sfortunato, ma coraggioso Ambrogio Fogar, protagonista di molte delle avventure mostrate nei servizi e che anche dopo l'incidente che lo costrinse su una sedia a rotelle, continuò nei suoi viaggi avventurosi.

COLONNA SONORA CINEMA: HIGHLANDER - L'ULTIMO IMMORTALE


Da buon cinefilo avrei voluto inserire qualche centinaio di soundtracks, ma bisognava sceglierne una sola, per cui ho optato per una che, almeno ad una prima occhiata, i miei colleghi non avessero già inserito nella loro "Geek Compilation". Inoltre i Queen sono una delle band che più amo e infine il film, almeno in questo suo primo capitolo, è una gran figata e ha uno dei cattivi più cattivi che si ricordi...

COLONNA SONORA VIDEOGAME: TETRIS



Poiché "Monkey Island" l'hanno già messa sia Cassidy de La Bara Volante che Michele de Il Cumbrugliume, ho dovuto optare per qualcos'altro e stavolta sono andato su un classicissimo, un videogame che ha fatto la storia dei videogames...Del resto, come dicevo, i videogames sono un po' il mio punto debole e quelli che mi piacciono non sono molti, ma Tetris è tutta un'altra cosa...

Bene mi pare di avere detto tutto...sotto qui linko le compilation degli altri geeks...Buon ascolto:

Omiverso
Il Bazar di Ricky

Questi invece sono le new entry nella League assieme a me:

Mr. Coder
W@lly Said!






lunedì 19 marzo 2018

Geek League: Revenge of the Geeks

"Diversi mesi fa, gli uomini e le donne di un gruppo specializzato operante nel web, vennero condannati ingiustamente dal Consiglio Greco, evasi da una palestra di massima sicurezza, si rifugiarono nella Blogosfera, vivendo in clandestinità. Sono tutt'ora ricercati, ma se avete una curiosità che nessuno può risolvere e se riuscite a trovarli, forse potete ingaggiare la famosa Geek League."

WANTED: REWARD € 10,00


NOME IN CODICE: Il Mangiastorie
ALTER EGO: Marco Contin
SPAZIO WEB: La stanza di Gordie
CODICE: H0020
CHI E': Un sognatore, si nutre di storie in quasi qualsiasi forma. Si prende cura del diario di bordo della Geek League
SUPERPOTERI: Film, telefilm, Stephen King, musica d'altri tempi, Dylan Dog, fotografia
PUNTI DEBOLI: Videogames e gli anni dal 2000 in poi
HO SCELTO LA GEEK LEAGUE PERCHE': In realtà loro hanno scelto me, ma non so bene il motivo...forse perché mancava ragazzino il combina guai della compagnia, che c'è in ogni gruppo di eroi...

domenica 18 marzo 2018

My last travels, tra ricordi e speranze

Prendendo ispirazione dal post del mio amico Pietro Saba World, in questo post parlerò di viaggi.
L'idea di partenza è questa: "...avete a disposizione cinque viaggi, solo cinque (più uno). Dopo di che non ci saranno più né trolley da preparare né aerei da prendere, nessuna nuova meta. Insomma, quali mete scegliereste se sapeste che queste cinque destinazioni saranno le ultime che raggiungerete?".
Prima di svelare i miei viaggi da sogno, però voglio raccontare di cinque vacanze che ho amato, per un motivo o per un altro e che mi hanno permesso di vedere città, paesaggi e luoghi meravigliosi.
Premetto che questi viaggi sono praticamente tutti all'estero, non perché non ami la nostra bellissima penisola, ma perché sono posti che non credevo che avrei mai raggiunto, posti che da buon cinefilo, mi affascinavano molto e che sono stato il coronamento di un sogno. 

Bene, se avete le valigie pronte, i biglietti in una mano e il passaporto nell'altra si può dunque partire per questo splendido tour:

OSLO - 2009

Questo è stato la mia priva vacanza all'estero solo con un amico (escludendo dunque i viaggi di istruzione fatti con la scuola). Una sola settimana, ma sufficiente per vedere tanti luoghi interessanti e una cultura molto diversa dalla nostra. Una settimana nella quale ci siamo divertiti e rilassati e che è stata il trampolino di lancio per tutte le successive vacanze che mi hanno portato in giro per l'Europa e il mondo...Non ringrazierò mai abbastanza Nicola per avermi voluto con lui per questo bellissimo viaggio.



NEW YORK, FLORIDA E BAHAMAS - 2011

Primo viaggio negli Stati Uniti...Che altro dire? Finalmente ero nella terra di tanti film e telefilm che avevo visto fin da bambino. Dal punto di vista organizzativo e della compagnia, a causa di un paio di elementi disturbanti, non è stato il migliore dei viaggi d'oltre oceano, ma è stato appunto il primo: giravo ovunque con gli occhi spalancati come un goloso in una pasticceria. New York l'abbiamo vista abbastanza di fretta e forse la parte che ho preferito è stata quella in Florida con il lungo viaggio in auto da Orlando a Key West, con tappa a Miami Beach. Infine, c'è stata la mini crociera alle Bahamas (e quando mi capiterà più di fare una crociera?). 



NEW YORK E WASHINGTON - 2012

Secondo viaggio in terra americana. Questa volta l'organizzazione era perfetta e la compagnia ancora di più, dunque ce la siamo goduta veramente. Inoltre abbiamo passato otto giorni interi a New York, per cui siamo riusciti a visitarla per benino (anche se comunque ci vorrebbero almeno due settimane per non farsi mancare nulla). L'Empire State Building, Chinatown, Brooklyn, Central Park, gli hotdog, le colazioni abbondanti, la metro, le risate...Proprio una vacanza speciale, conclusa a Washington dove abbiamo conosciuto un ragazzo che ci ha portato a visitare il Parlamento attraverso canali preferenziali ed esclusi al turismo di massa.



STATI UNITI COSTA OVEST - 2013

E con questo concludo la trilogia dei viaggi statunitensi. Stessa compagnia dell'anno prima, ma stavolta è stato un vero e proprio "on the road trip". Forse, complessivamente, la vacanza più bella. California, Nevada, Utah e Arizona. Paesaggi mozzafiato e lunghe camminate...difficile scegliere il posto più bello visto durante questo viaggio. Los Angeles, lo Zion Park, l'Arches Park, il Bryce Canyon, la Death Valley, il Grand Canyon, l'Antelope Canyon, San Francisco...Tutto indimenticabile.



MESSICO - 2015

Ci mancava la tappa "esotica". Questo è stato quasi sicuramente il viaggio più avventuroso che abbia fatto, un lungo percorso che ci ha portato da Città del Messico allo Yukatan per strade non sempre sicurissime, ma che ci hanno fatto conoscere un Messico più vero, con realtà scomode, lontano dalle mete turistiche (viste solo alla fine) per il grande turismo di massa. Nonostante il gran caldo, le zanzare e il mal di pancia è un viaggio che rifarei subito.




Passiamo ora a i viaggi dei desideri:

GIAPPONE:

Beh, come potrebbe essere diversamente essendo cresciuto a pane e cartoni animati? Il cibo, la cultura, la natura, le leggende, le tradizioni...tutto mi affascina di questo Paese (ma anche Cina, Corea, Vietnam, Tahilandia...). Poi il cinema ha contribuito ad alimentare la voglia di una vacanza nel Sol Levante. Ora come ora è poco probabile, ma chissà in futuro? Dato le esperienze degli anni passati, mai dire mai...



BELGIO E OLANDA:

Ho sempre voluto visitare Amsterdam e i suoi dintorni, poi qualche anno fa ho visto il film "In Bruges" e mi sono innamorato di quella piccola cittadina, sperando di visitarla prima o poi. Magari si potrebbe organizzare un unica vacanza attraverso i vari paesini tra Olanda e Belgio...Se ne riparlerà tra qualche anno...per lo meno questa vacanza sarebbe più fattibile delle altre in questa lista.



STATI UNITI:

Si, nonostante ci sia stato già diverse volte, ci tornerei di corsa perché sono ancora molti i posti che vorrei vedere, ad esempio il New England e in particolare i luoghi dove vive e dove ha ambientato molti suoi libri, Stephen King. E poi ci starebbe bene un bel coast to coast, fatto però a modo mio, in modo da vedere più posti e paesaggi possibili



AUSTRALIA:

Altra terra dal fascino incredibile, per molti aspetti quasi rurale, antico e selvaggio. E anche stavolta il cinema ha avuto la sua parte per farmi desiderare di visitare la terra dei canguri; da "Mr Crocodile Dundee" a "Walkabout"...E poi sono proprio curioso di sapere se l'acqua dei sanitari gira in maniera contraria rispetto all'emisfero boreale (ah se non fosse chiaro, quest'ultima è una battuta)



MAROCCO:

E in generale tutto il nord Africa...Paesi dalla storia e dalla cultura secolare...Le antiche città, le moschee, i suk con i caratteristici odori di spezie e cibi vari, i tramonti nel deserto...Si decisamente un viaggio che prima o poi vorrei proprio fare, sperando che nel frattempo la situazione politica internazionale si tranquillizzi...



FIJI (BONUS):

Oppure un'altra qualsiasi isola tropicale, dove poter vivere di qualche tipo di rendita, con temperature medie superiori ai venti grandi, sempre in costume da bagno, con acque limpide e calde...Più che una vacanza sarebbe l'ideale per passare il resto della vita...Questo si che è un gran bel sogno...



Ok, ora passo la mano se qualcuno vuole proseguire il gioco, non metto regole perché io sono stato il primo a trasgredirle e buon viaggio a tutti...

mercoledì 14 marzo 2018

Possession (1981)

"Possession" è un film complesso di difficile lettura e lo è ancora di più per me che sono un profano dal punto di vista degli studi cinematografici e che le mie recensioni, per lo più sono fatte di pancia e che quando invece scrivo in maniera più analitica, è dovuto a ricerche e letture personali.




Partiamo però col raccontare la storia: Mark e Anna sono una coppia in crisi e quando lui rientra da un lungo viaggio di lavoro, trova lei che lo vuole lasciare, senza però addurre valide motivazioni.
Più tardi Mark scopre che lei lo tradisce e vorrà saperne di più, portandolo a scontrarsi con uno strano individuo di nome Heinrich, avvezzo all'uso di droghe, ma costui, pur ammettendo di aver avuto una lunga relazione con la donna, afferma di non essere lui il misterioso amante.
Mark, sempre più ossessionato, farà seguire Anna da due detective, che però scompariranno nel nulla. Deciso a scoprire la verità l'uomo decide di investigare per conto proprio, scoprendo che la moglie lo tradisce con un essere mostruoso, partorito da lei stessa.




Catalogare il film come horror e forse riduttivo, eppure è proprio questo il genere che meglio calza alla pellicola di Zulawski, perché è un vero viaggio nell'incubo, uno caduta nel malessere e nella psiche disturbata dei protagonisti.
Ambientato in una Berlino grigia e decadente, "Possession" si rivela essere un film misogino e pessimista, in cui non c'è speranza di salvezza e in cui anche Dio ha abbandonato l'umanità ("Dio è una malattia" afferma Mark in un dialogo con Heinrich), un film profondamente nichilista, nel senso proprio del termine.




Un altro elemento fondamentale del film è la struttura del doppio; Berlino, città divisa in due (significativo che l'appartamento di Anna sia proprio a ridosso del muro che separa la città due parti), le anime dei protagonisti, combattute tra ciò che è giusto (il loro dover essere buoni genitori, rispettosi dei loro doveri coniugali...) e ciò che li ossessiona (l'amore cieco da una parte, l'odio dall'altra) e i protagonisti stessi; la maestra del figlio della coppia è identica ad Anna, cosa che vuole sottolineare la fissazione che Mark ha per sua moglie e che dunque la ricerca in ogni donna che incontra, e la forma finale del mostro partorito da Anna ha le sembianze di Mark stesso, diventando così quel doppelgänger portatore di sfortuna e morte. E infine abbia la dualità della possessione del titolo che è una possessione sia demoniaca che fisica e carnale.




Zulawski mette dunque in scena un film delirante e provocatorio, grazie all'uso vorticoso della macchina da presa, di dialoghi confusi e farneticanti (e che talvolta i protagonisti fanno rivolti direttamente in macchina, sfondando così la quarta parete e rivolgendosi esplicitamente allo spettatore), di scene estreme (non mancano alcuni momenti veramente disgustosi), all'uso della violenza, sia fisica che psicologica e alla presenza di personaggi assurdi e grotteschi. Un cinema che mischia quello "mentale" di Lynch a quello fisico dei primi lavori di Cronenberg, senza dimenticarsi del Polanski di "Rosemary's baby".



Il film risulta così, come già detto, essere inclassificabile e di difficile lettura arrivando, nel tempo, ad assumere lo status di cult e film maledetto, massacrato in molte sue distribuzioni (negli Stati Uniti è stato tagliato di venti minuti e in Italia addirittura di quaranta, dovendo così rimontarlo per dare un senso alla pellicola).



Ottime le prove dei due protagonisti; un giovane Sam Neill e soprattutto una magnifica Isabelle Adjani, qui in una delle sue prove migliori, che ha richiesto anni di preparazione (la scena della metropolitana è una delle cose più folli e disturbanti che viste sul grande schermo).
"Possession" non è un film per tutti, ma è un film che tutti gli amanti del cinema dovrebbero vedere.



mercoledì 7 marzo 2018

Aule, lavagne e compiti (venti film di ambientazione scolastica - senza intervallo)

I film di ambientazione scolastica sono un'infinità, alcuni impegnati, altri divertenti, si potrebbero scrivere interi tomi su questo particolare sottogenere cinematografico; io qui mi limiterò a segnalarne alcuni, senza alcuna pretesa che siano i più importanti o i più belli e nemmeno, necessariamente, quelli che più mi piacciono (a proposito i film saranno in ordine sparso, dunque questa non è una classifica). Semplicemente ho scelto film un po' da diversi decenni, di diverse nazionalità e diversi generi. In ogni caso sono ben accetti consigli e critiche...E ora tutti in aula che la campanella sta suonando:

LA SCUOLA (1995): Il film di Lucchetti è tratto da una pièce teatrale di Domenico Starnone, a sua volta tratta dai racconti dello stesso Starnone, è narra le vicende, per lo più in flashback di un gruppo di studenti e professori in un istituto nella periferia romana. Commedia ben scritta, che in chiave quasi caricaturale, disegna in modo impietoso, le condizione della scuola italiana. Bravi i protagonisti e in particolare il simpatico Silvio Orlando (che riprenderà un ruolo simile in "Auguri Professore").


RUSHMORE (1998): Secondo film di quel gran genio di Wes Anderson. Qui assistiamo alle (dis)avventure del liceale Max Fisher, studente svogliato, dotato però di una grande creatività che il ragazzo riverserà in diverse attività extracurriculari. Commedia dolce-amara in cui già si notano il particolare stile visivo e narrativo del regista.


LA CLASSE - ENTRE LES MURS (2008): Pellicola francese abbastanza anticonvenzionale, interpretata da attori non professionisti e basata su un libro, in parte autobiografico, dell'insegnate François Bégaudeau, che qui interpreta il ruolo principale del film. 
In un istituto della banlieue parigina, un professore ha a che fare con una classe particolarmente difficile e indisciplinata, a causa delle differenti classi sociali e razziali. Da qui le difficoltà di linguaggio tra professori e studenti.


ANIMAL HOUSE (1978): Questa è probabilmente la madre di tutte le commedie studentesche; spassosa, irriverente, geniale, racconta le vicende di due giovani matricole, che rifiutati dalla confraternita più "in" dell'università, vengono invece accettati da quella più sconclusionata, composta da studenti casinisti e svogliati. Sarà guerra aperte tra le due confraternite. Alla regia c'è un maestro del genere: John Landis e tra i protagonisti il compianto John Belushi e che assieme allo stesso Landis, qualche anno più tardi darà vita al mito dei Blues Brothers. 



LA GUERRA DEI FIORI ROSSI (2006): Il film racconta di Qiang, un bambino di quattro anni, che costretto a vivere in un convitto, poiché entrambi i suoi genitori sono impegnati con i rispettivi lavori, prima cerca di adeguarsi alle regole della scuola, poi, quando viene ingiustamente ripreso e punito, impara a ribellarsi a quelle situazioni che ritiene ingiuste. Opera interessante, la cui metafora non è nemmeno troppo nascosta.


ZERO IN CONDOTTA (1933): Diretto da Jean Vigo, il film è stato duramente contestato, tanto che è uscito nelle sale solo nel 1945. La pellicola inizia con il rientro a scuola, dopo le vacanze, di alcuni studenti di un severo istituto. Gli insegnati vengono mostrati come ottusi e incapaci di capire i ragazzi e che per questo li puniscono con degli "zero" in condotta. Quattro di questi decideranno di ribellarsi, grazie anche alla complicità dell'unico professore che li comprende, scatenando una battaglia in cui gli adulti avranno la peggio.


NON UNO DI MENO (1999): Pellicola cinese di Zhang Yimou, premiata con il Leone d'oro a Venezia.
Wei Minzhi è una ragazzina di tredici anni che accetta di fare da supplente nella scuola del suo piccolo villaggio in cambio di una piccola somma di denaro; l'unica condizione che pone l'anziano maestro è che al suo ritorno, non uno dei suoi studenti abbia abbandonato la scuola. Inizialmente in difficoltà la ragazzina riuscirà a conquistare l'affetto dei piccoli alunni, soprattutto dopo che è riuscita a ritrovarne uno che aveva dovuto recarsi in città, ritrovandosi solo e affamato.
Bel film emozionante e che ci mostra una realtà a noi distante, a cui contesto solo un finale, forse un po' troppo buonista.




IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO (1992): Tratto dall'omonimo libro di Marcello D'Orta, il film racconta del maestro elementare Tullio Sperelli, finito per errore ad insegnare a Corzano in provincia di Napoli, anziché a Corsano in Liguria. Qui si trova a che fare con una scuola in cui mancano ordine e disciplina, i bambini non frequentano, la preside non dirige come dovrebbe e il bidello ha creato un piccolo racket rivendendo a studenti e insegnanti il materiale scolastico. Alla fine, dopo alcuni momenti difficili, il maestro riuscirà a conquistare l'affetto dei suoi alunni. 
Film in cui viene messa in luce la condizione della scuola nel meridione d'Italia e in particolare in quelle zone in cui comanda la camorra. Paolo Villaggio qui dimostra di saper svestire i panni fantozziani e recitare in ruoli più drammatici.


L'ATTIMO FUGGENTE (1989): Il professor John Keating, insegnante di letteratura, viene trasferito al collegio maschile Welton, dove, con i suoi metodi alternativi e anticonvenzionali, conquista la fiducia e l'attenzioni degli studenti, ma non è ben visto dalle istituzioni scolastiche.
Beh, che dire di uno dei film più conosciuti al mondo? E' una pellicola che si ama o si odia (molti la ritengono banale e retorica). Personalmente è uno dei miei film preferiti, con una grande regia, ottime interpretazioni (su tutti il bravissimo Robin Williams) e una fotografia magnifica.


L'ONDA (2008): Il film è tratto dal romanzo omonimo di Todd Strasser, che a sua si basa su un esperimento sociale, avvenuto in California nel 1967, che un professore mise in atto per dimostrare ai suoi studenti come si fosse potuti arrivare alla nascita del nazismo. Il film racconta appunto di come un insegnante spieghi ai suoi ragazzi come, una nuova dittatura, possa nascere in qualsiasi momento. Per dimostrare la sua tesi, il professore dà vita ad un esperimento, che porterà gli studenti partecipanti al movimento, a formare una sorta di club esclusivo. Ben presto, l'esperimento sfuggirà dalle mani del suo ideatore, portando a gravi conseguenze.


ESSERE E AVERE (2002): Opera documentaristica, che riprende le vicende di una scuola della Francia rurale. Protagonisti sono alcuni bambini di diverse età (tra i 4 e i 13 anni) e del loro maestro. Le lezioni a scuola, i rapporti tra compagni, la vita a casa i colluqui tra professore e genitori compongono la trama del film che risulta essere un interessante pellicola dal sicuro interesse didattico e pedagogico



SCHOOL OF ROCK (2003): Dewey Finn è un musicista senza un soldo, che cacciato dalla sua band per il suo eccessivo esibizionismo, finge di essere il suo coinquilino per ottenere un posto di lavoro come insegnante in una scuola elementare e raccimolare qualche soldo per pagare l'affitto. Inizialmente svogliato e disinteressato, quando scopre che i ragazzini sono dotati di grande talento musicale, decide di insegnare loro le basi del rock per poi partecipare ad una gara di rock bands.
Film scritto su misura per il suo protagonista, Jack Black e con una colonna sonoro assolutamente fantastica.


LA RIVINCITA DEI NERDS (1984): Lewis e Gilbert arrivano nel prestigioso Adam's College pieni di entusiasmo, ma fin da subito, data la loro ingenuità, vengono presi di mira, dai membri dell'Alpha Beta, la più importante confraternita dell'istituto. I due ragazzi si uniranno ad un gruppetto di nerds dando vita ad una loro confraternita, i "Lambda Lambda Lambda" e riuscendo a prende la rivincita contro i loro più quotati rivali. Il film si rifà evidentemente ad "Animal House", ma pur non avendo la stessa classe, ha conquistato il grande pubblico, tanto che ne sono stati fatti diversi sequel e un tentativo di remake. Tutto sommato divertente.

CONFESSIONS (2010): Un'insegnate di una scuola media, annuncia alla sua classe di voler lasciare l'insegnamento. I ragazzi sono indisciplinati e nemmeno la ascoltano; soltanto quando lei affermerà di aver scoperto che la sua bambina è stata uccisa da due suoi studenti (chiamati semplicemente A e B) e che ha avvelenato il loro latte con il sangue infetto dal virus dell'HIV del marito, la donna otterrà l'attenzione voluta. Questo di Nakashima è un film duro e complesso, dalla morale imperfetta e che può lasciare interdetti. Assolutamente da vedere.


CLASSE 1999 (1990): In una scuola del prossimo futuro, ordine e disciplina non sono più controllabili con i metodi tradizionali. Il preside dell'istituto decide così di rivolgersi ad un costruttore di robot, ma i cyborg progettati da questi, invece di sistemare la preoccupante situazione, la peggioreranno portando ad un conflitto interno. Film che sicuramente non è un capolavoro, ma intrattiene con una buona suspense, ritmo, azione e in cui non manca nemmeno del contenuto.


DOV'E' LA CASA DEL MIO AMICO? (1987): Pellicola iraniana che oltre a mostrarci una realtà a noi distante (quella di una scuola di una paese non occidentale e di un villaggio povero) e che punta il dito contro l'incomunicabilità tra bambini e adulti, con questi incapaci di capire la sensibilità dei bambini. Il film racconta del piccolo Ahmed che si accorge di aver preso per sbaglio il quaderno di un suo compagno e per evitare che quest'ultimo venga nuovamente sgridato dal maestro, decide di riportarglielo, pur non sapendo di preciso dove abiti. Film delicato e poetico, da riscoprire.


ELEPHANT (2003): Gus Van Sant dirige un film asciutto, privo di fronzoli e inutili orpelli, per lasciare spazio alla sola cronaca di una giornata in una scuola superiore americana, in cui i protagonisti vengono seguiti dalle telecamere in lunghi piani sequenza, fino alla strage finale.
La pellicola si ispira alle vicende del massacro alla Columbine High School e il titolo si rifà alla metafora dell'elefante nella stanza, cioè ad un problema che tutti vedono, ma che nessuno vuole risolvere.


MONSIEUR LAZHAR (2011): Dopo la morte per suicidio dell'insegnate di una classe di una scuola elementare di Montreal, viene assunto come supplente Bashir Lazhar, un immigrato algerino, dal misterioso passato. Dopo un inizio difficile, l'uomo ottiene la fiducia dei suoi alunni e riesce a far elaborare loro il lutto per la perdita dell'amata maestra. Pellicola franco-canadese, che affronta vari argomenti tutti con un tocco delicato e sensibile.


AS THE GODS WILL (2014): Opera estrema di Takashi Miike, tratto dal manga omonimo. In una scuola superiore una bambola daruma prende il posto di uno degli insegnanti e obbliga gli studenti a partecipare ad un gioco, simile al nostro "uno, due tre stella", ma con in palio le loro vite. I superstiti dovranno affrontare altri giochi cercando di rimanere in vita. Film assurdo, nel più classico stile del prolifico regista giapponese. Divertente, estremo, sanguinolento...Consigliatissimo.



BREAKFAST CLUB (1985): Cinque studenti di una scuola superiore, a seguito di varie punizioni, sono costretti a passare l'intera giornata in biblioteca. Inoltre il preside, che li controlla svogliatamente, assegna loro un tema "Chi sono io?". I ragazzi avranno modo di confrontarsi tra di loro e dopo qualche screzio iniziale, il gruppo si compatterà e i cinque diventeranno amici, avendo imparato qualcosa su se stessi.

John Hughes scrive e dirige una delle commedie generazionali per eccellenza. La pellicola riesce a descrivere bene le paure e i sogni degli adolescenti degli anni 80. Bravissimi gli interpreti, che assieme ad un'altro pugno di attori del periodo, formarono il celebre Brat Pack.


Bene, anche per oggi le lezioni sono finite, spero di essere stato un buon insegnante e di avervi regalato qualche momento di piacevole lettura.