La prima prova è semplice, basta uccidere una fastidiosa mosca, la seconda, forse un po' più disgustosa è quella di mangiare quella mosca, ma una volta vinta la vostra reticenza, vedete che in tempo reale, ricevete soldi sul vostro conto corrente. La voce però via avverte che se decidete di partecipare, da quel momento non potrete più tornare indietro, pena la perdita di tutti i soldi accumulati fino a quel momento. A questo punto che fate? Accettate di partecipare o rinunciate?
Premetto che questo film è il remake di una pellicola thailandese del 2006 e che, stando a quello che si legge in giro per il web, non solo si discosta dal significato dell'opera originale, ma che manca anche della forza e della cattiveria della stessa. Tuttavia, avendo io visto solo il film di Daniel Stamm, non posso fare questo confronto, per cui il mio giudizio si base unicamente su quest'opera.
Diciamolo subito, "13 peccati" non è un film memorabile, ma tuttavia sa fare il suo lavoro, cioè intrattenere per circa novanta minuti, con buoni momenti di tensione e anche qualche scena cruda e violenta degna di "Hostel" o "Saw".
L'idea di base, forse non originalissima, è comunque accattivante e coinvolge fin da subito lo spettatore portandolo ad identificarsi con il protagonista, che si ritroverà a fare cose che in normali condizioni non avrebbe mai fatto, cose sempre più crudeli, illudendolo di essere diventato più forte di quello che crede.
Inoltre il ritmo è abbastanza incalzante, lasciando pochissimi momenti di pausa, cosa per cui non c'è tempo di annoiarsi e come già detto, quando viene fuori la parte horror splatter, questa colpisce duramente.
Non manca anche un pizzico di critica sociale, nei confronti di una società appunto, in cui se hai denaro, vai avanti e puoi programmare un futuro, altrimenti puoi pure schiattare, tanto i problemi sono tuoi. Certo questa parte non è approfondita come avrebbe potuto, ma meglio di niente, no?
Buona l'interpretazione dei personaggi, anche se Ron Perlman si limita al minimo sindacale.
Quello che invece è probabilmente il maggior difetto del film è il buonismo di cui è permeato, cosa che fa, in parte, vacillare la morale finale. Infatti sembra che il regista ci voglia dire che se, apparentemente, in condizioni estreme, chiunque è disposto a qualsiasi cosa, in realtà è impossibile cambiare la natura delle persone, che comunque avranno un limite alla loro caduta etica, oltre il quale non si spingeranno. Tuttavia qui ci viene presentato un personaggio che non ha scelta e che per forza di cose accetta di sporcarsi le mani, ma anche in queste occasioni, continua a venirci mostrato come una persona buona e reticente a superare le prove.
Personalmente ritengo che se fin dall'inizio, il protagonista avesse avuto una via di fuga, una possibilità di prendere una strada diversa, ma che per avarizia avesse scelto di prendere quella "più facile", il film avrebbe funzionato meglio.
Detto questo, "13 peccati" è un film piacevole, sicuramente non eccezionale, ma che fa il suo dovere di intrattenimento e più interessante di tante altre menate che hanno avuto maggior successo. Poi se siete tra quelli che hanno visto il film originale e che ritenete che questo sia solo l'ennesimo remake mal riuscito, beh quella è un'altra storia.