E' stato un brutto colpo, nonostante già da diversi mesi sapessimo che il decorso della malattia non avrebbe lasciato speranze. A causa del lockdown, dovuto al COVID 19, io sono rimasto bloccato a Bologna, assieme alla mia famiglia, e se ciò mi ha fatto piacere, perché non ho mai passato tanto tempo consecutivo accanto a Chiara e alle bimbe, d'altro canto non ho potuto stare vicino a mio papà negli ultimi suoi giorni di vita.
Durante tutto quel periodo sono riuscito a tornare a casa solo un paio di volte e l'ultima lui ha sempre dormito e non credo si sia nemmeno reso conto che ero lì.
Quando, a fine febbraio, l'Italia si è bloccata, mio papà si muoveva ancora, non molto, ma ancora era in grado di arrangiarsi per i piccoli mestieri di casa, poi è andato piano, piano spegnendosi, bloccato a letto, costretto a nutrirsi con flebo, seguito soprattutto da mia zia e mio fratello.
Lui, però, non ha mai perso il buonumore che lo caratterizzava, fino a quando ha potuto essere cosciente, sorrideva e faceva sorridere la gente che veniva a trovarlo.
Il 22 maggio ha esalato il suo ultimo respiro e qualche giorno dopo c'è stato il funerale.
A me sembra ancora impossibile, sebbene fossi preparato a quanto accaduto. La casa, qui a Padova, è così vuota ora; anche se non ci parlavamo molto, soprattutto per colpa del mio carattere chiuso, ci volevamo molto bene, lo so, sembra una banalità dirlo, ma credo sia necessario, almeno per me.
Quando, a fine febbraio, l'Italia si è bloccata, mio papà si muoveva ancora, non molto, ma ancora era in grado di arrangiarsi per i piccoli mestieri di casa, poi è andato piano, piano spegnendosi, bloccato a letto, costretto a nutrirsi con flebo, seguito soprattutto da mia zia e mio fratello.
Lui, però, non ha mai perso il buonumore che lo caratterizzava, fino a quando ha potuto essere cosciente, sorrideva e faceva sorridere la gente che veniva a trovarlo.
Il 22 maggio ha esalato il suo ultimo respiro e qualche giorno dopo c'è stato il funerale.
A me sembra ancora impossibile, sebbene fossi preparato a quanto accaduto. La casa, qui a Padova, è così vuota ora; anche se non ci parlavamo molto, soprattutto per colpa del mio carattere chiuso, ci volevamo molto bene, lo so, sembra una banalità dirlo, ma credo sia necessario, almeno per me.
Quando tornavo a casa da Bologna, lo chiamavo per dirgli che ero partito e poi la mattina dopo, di ritorno dal lavoro lo trovavo lì, che in qualche modo mi aspettava. Ora non ci sarà più nessuno ad aspettarmi qui.
Potrei stare qui a raccontare quanti e quali sacrifici abbia fatto per la sua famiglia, di quanto amasse mia mamma e i suoi figli, di quanto gli sia debitore, ma sarebbe mai abbastanza.
Posso solo sperare di portare avanti i suoi insegnamenti e di trasmetterli alle mie figlie e di essere un papà bravo, anche solo la metà di quello che è stato lui.
Ciao papà, saluta la mamma, vi voglio bene.
Posso solo sperare di portare avanti i suoi insegnamenti e di trasmetterli alle mie figlie e di essere un papà bravo, anche solo la metà di quello che è stato lui.
Ciao papà, saluta la mamma, vi voglio bene.
Sailing down behind the sun
Waiting for my prince to come
Praying for the healing rain
To restore my soul again
Just a toe rag on the run
How did I get here?
What have I done?
When will all my hopes arise?
How will I know him?
When I look in my father's eyes
My father's eyes
When I look in my father's eyes (look into my father's eyes)
My father's eyes
Then the light begins to shine
And I hear those ancient lullabies
And as I watch this seedling grow
Feel my heart start to overflow
Where do I find the words to say?
How do I teach him?
What do we play?
Bit by bit, I've realized
That's when I need them
That's when I need my father's eyes
My father's eyes
That's when I need my father's eyes (look into my father's eyes)
My father's eyes (yeah)
Then the jagged edge appears
Through the distant clouds of tears
I'm like a bridge that was washed away
My foundations were made of clay