Qui di seguito i link ai capitoli precedenti:
PRIMA PARTE
SECONDA PARTE
TERZA PARTE
QUARTA PARTE
Si precipitarono entrambi in camera di Rupert e quello che videro fece gelare loro il sangue.
Rupert si dibatteva nel suo letto, come se colta da un attacco epilettico e urlava in preda al panico e al dolore. Il pigiama del bambino era lacerato in più punti e la sua pelle mostrava lunghi graffi.
"Che cos'ha?" chiese Shirley con voce tremante
"Non ne ho idea" mentì Edwin
All'improvviso il corpo di Rupert fu sollevato a mezz'aria da una forza invisibile dove continuò ad agitarsi e dimenarsi.
"Aiuto mamma, aiuto!"
Shirley si gettò incontro al figlio prima che Ed riuscisse a bloccarla.
"No!" gridò lui
Fu tutto inutile, lei nemmeno lo sentì. Tentò di afferrare Rupert per un braccio, ma la stessa forza invisibile che teneva prigioniero il bambino, la scaraventò a terra con forza.
Shirley si guardò attorno più stupita che spaventata, non capendo cosa fosse accaduto.
Fu allora che la creatura emerse dall'oscurità, mostrandosi in tutto il suo orrore, mentre con un artiglio teneva sollevato il piccolo Rupert pericolosamente vicino alle sue fauci.
L'apparizione di quel mostro sbloccò Edwin che fino a quel momento, in realtà non più di qualche secondo, era rimasto paralizzato dalla paura.
Non aveva mai visto niente di così orribile: la creatura era piuttosto alta con la testa grossa e allungata da cui spuntavano due piccole corna; gli occhi gelatinosi erano di un giallo spento, mentre la bocca rugosa era spalancata mostrando una lunga fila di denti affilati come rasoi e una grossa lingua squamosa che pendeva da un lato della bocca.
Mentre l'essere era distratto dall'attacco di Shirley. lui tentò di sorprenderlo afferrandolo per il collo da dietro. Inizialmente sorpresa, la creatura cominciò dibattersi, sibilando per la rabbia.
Con l'artiglio libero riuscì ad acciuffare Edwin per i capelli e a scagliarlo contro la porta socchiusa della camera.
Ed trattenne un mugugno di dolore, ma per lo meno, il suo tentativo di liberare il figlio, non rimase privo di frutti. Infatti, cercando di liberarsi del suo avversario, la creatura aveva perso la presa sul bambino che cadde svenuto sul suo lettino.
Il mostro si girò verso Edwin guardandolo con rabbia o almeno è quello che lui pensò di leggere in quegli occhi vacui.
"Vieni qua bastardo!" urlò Edwin scagliandogli addosso una sedia "E' me che vuoi...io ho un conto in sospeso con te, lascia stare mio figlio."
La creatura grugnò e nonostante la sua mole, si mosse con sorprendente rapidità verso l'uomo che lo aveva sfidato.
Shirley approfittò di quel momento per soccorre suo figlio; lo prese in braccio e se lo portò al petto, rannicchiandosi in un angolo del letto.
Vedendo il mostro avvicinarsi, Ed si tuffò dietro alla scrivania dove Rupert si sedeva qualche volta a disegnare, ma i suoi movimenti furono troppo lenti, infatti la creatura riuscì ad afferrarlo per un braccio affondandogli le unghie nella spalla.
Ed urlò di dolore e il mondo attorno a lui cominciò a farsi torbido fino a quando divenne tutto buio.