Siamo nell’America della Grande Depressione e Moses è un piccolo truffatore che si arrangia imbrogliando neo vedove, vendendo loro bibbie, approfittando del loro dolore. Un giorno conosce la piccola Addie, rimasta orfana di madre, e di cui è forse il padre, che gli viene affidata dalle autorità perché la accompagni da alcuni lontani parenti. Dopo un difficile inizio i due si affezionano l’uno a l’altra e la bambina si rivela un’eccezionale compagna di truffe, grazie alla sua spigliatezza e sfacciataggine.
Peter Bogdanovich torna dirigere Ryan O’Neal dopo “Ma papà ti manda sola” e lo fa con una commedia spigliata e divertente. Affianco a Ryan, c’è la figlia Tatum di appena nove anni, che riuscirà nell’impresa di mettere in ombra il già affermato padre e andando a vincere un meritatissimo oscar.
La storia è un divertente road movie, in cui due personaggi improbabili sono costretti ad affrontare il viaggio assieme, e dopo un difficile inizio, i due scoprono di essersi affezionati l’uno all’altra, ma anche in questi momenti di maggiore intimismo, il regista non scivola in un facile sentimentalismo, ma mantiene la pellicola sui binari della commedia piacevole.
Come già per “L’ultimo spettacolo”, Peter Bogdanovich, gira in bianco e nero conferendo al film uno stile da vecchia commedia americana, sullo stile di Frank Capra, ma influenzata molta dal cinema di John Ford, di cui il Bogdanovich è grande estimatore. Infatti in questo road movie, si possono vedere tracce, seppur con tematiche molto diverse, del cinema epico di John Ford, come il viaggio, la frontiera, la depressione economica e in particolare al film “Furore”.
Tuttavia “Paper Moon” rimane una commedi vivace e briosa, grazie soprattutto alla sua giovane protagonista, che suscita simpatia e tenerezza. Un personaggio sui generis, sveglia e intelligente, riesce spesso a togliere dai pasticci se stessa e il suo compagno di sventura, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, fuma con nonchalance, ma alla fine si rivelerà per quello che è, una bambina bisognosa di affetto.
Ne facessero ancora di commedie così…
Bel film, alla fine si capisce che lui è il padre della bambina, solo che nel film non viene mai detto esplicitamente ^_^
RispondiEliminaSi, se ben ricordo si intuisce che lui è il padre
EliminaNon conosco, comunque ho visto 13 Peccati e mi è piaciuto ;)
RispondiEliminaMi fa piacere che ti sia piaciuto "13 peccati", non è un filmone, ma ha un'idea interessante, portata avanti abbastanza bene.
EliminaSe puoi recupera anche questo film, non so se sia il tuo genere, ma è una commedia molto riuscita con due protagonisti molto azzeccati
Ottimo film! Complimenti per il blog molto interessante.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Grazie per la visita, appena possibile ricambierò il favore.
EliminaA presto