mercoledì 25 dicembre 2019

Caro Babbo Natale ti scrivo




Caro Babbo Natale,
probabilmente l'ultima volta che ti ho scritto, la mia età anagrafica non aveva raggiunto le due cifre, ma ora, dopo tanto tempo, ho pensato fosse tornato il momento di riprendere carta e penna o meglio, tastiera e video e inviarti questa lettera che hai tra le mani.
Buffo, no? A quarantaquattro anni dovrei sapere che tu non esisti, ma poi, chi lo dice che sia così?
In realtà io credo ancora in te, forse perché ho ancora, anche se un po' più nascosto, uno spirito fanciullesco; credo nella magia, nei sogni e nelle favole.
Del resto se la religione ci insegna a credere in un Dio invisibile e onnipotente in grado di ridare la vista ad un cieco e di trasformare l'acqua in vino; allora perché non credere in un vecchio corpulento che porta doni e gioia in tutto in ogni angolo della terra?
Okay, okay, se tirassi fuori il mio lato cinico e realista dovrei avere seri dubbi sull'esistenza di entrambi, dato come stanno andando le cose in giro per il mondo, ma non è questo il momento.
Parliamo invece dell'anno che sta per finire e alla fine ti lascerò le mie richieste per il prossimo.
Com'è normale che sia, quest'anno è stato fatto di alti e bassi: la prima cosa da ricordare è sicuramente il matrimonio con Chiara; l'organizzazione è stato piuttosto impegnativa e faticosa, ma alla fine la festa è riuscita benissimo, è stata un splendida giornata e credo che siamo stati tutti, sposi e invitati, molto contenti. E di questo ti ringrazio.
In tutto ciò, la nota negativa è che purtroppo, per ora, la nostra continua a essere una relazione a distanza e questo ferisce entrambi.
Le bimbe continuano a crescere, ora camminano (abbastanza) bene entrambe, anzi corrono, si arrampicano e bisogna avere mille occhi per stare attenti che non si facciano male. Non parlano ancora bene, ma conoscono un sacco di paroline e tante continuano a impararne. Vederle fare progressi ogni giorno è una cosa meravigliosa.
In generale la salute va bene, c'è stata qualche piccola magagna, ma al momento l'abbiamo superata.
In conclusione posso ritenermi soddisfatto di quest'anno, anche se non ho ricevuto tutto quello che speravo e nonostante un po' di stanchezza, alla fine non posso che ringraziarti per tutte le cose positive che ci sono state.
Passiamo ora alle richieste di quest'anno (devi decidere tu se sono meritevole di riceverle oppure no, probabilmente a volte avrei potuto essere un po più bravo, ma altre sono stato decisamente buono dunque le cose si compensano, giusto?): come sempre ti chiedo salute e serenità per la me, la mia famiglia e le persone a me care. Lo so, è una cosa che tutti ti chiedono, ma se non ci sono quelle, non avrebbe senso che ti chiedessi altre cose, non trovi?
Ti chiedo poi un lavoro a Bologna, così posso trasferirmi stabilmente dalla mia famiglia. Durante la settimana mi mancano tremendamente tutti e conto sempre i giorni che mancano per rivederli.
Se poi volessi farmi vincere una piccola somma di denaro, la cosa non mi farebbe schifo. Lo so, è una richiesta decisamente venale, ma un aiuto economico andrebbe a rafforzare, almeno temporaneamente, quella serenità di cui sopra.
Ho come l'impressione di star dimenticando di scriverti qualcosa, ma forse era una bugia...
Il mio regalo per te è questa canzone che ti lascio qui sotto, spero tu gradisca. Buon Natale!



5 commenti:

  1. Con un regalo così non può non accontentarti, Auguri ;)

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  2. Buone Feste Marco, ti auguro tutto il meglio!

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  3. Diciamo che il lavoro a Bologna vale di più di qualsiasi vincita al lotto.
    Ed io ti auguro di trovarlo prestissimo.
    Buone feste.
    Ti abbraccio.

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