A Natale siamo tutti più buoni? Forse, ma spesso più che di bontà si può parlare di buonismo e con questo film, per me fin troppo sottovalutato, Monicelli ci mostra tutta l'ipocrisia dell'umanità e più in particolare dell'italiano medio borghese, un film in cui traspare tutto il suo pessimismo.
Poi passiamo a conoscere i personaggi di questa commedia: nonna Trieste, donna energica che ama molto la sua famiglia, il marito Saverio ex carabiniere ormai in pensione affetto da una leggera forma di demenza senile. Lina e Michele, i genitori di Mauro, lei sempre nevrotica, che lavora come bibliotecaria e lui, geometra comunale e iscritto alla DC (e così non manca anche qualche bella staffilata alla classe politica italiana); Milena, sorella di Lina, depressa perché impossibilitata ad avere figli e suo marito Filippo, maresciallo dell'Aeronautica; Alessandro, terzo figlio di Trieste e Saverio, impiegato alle poste, dalle ideologie comuniste, ma che ha ottenuto il lavoro tramite raccomandazione del cognato democristiano (e mettiamoci una bella critica al mal costume del nepotismo), sua moglie Gina, snob e che probabilmente tradisce il marito con uomini che le regalano oggetti costosi e per questo mal sopportata dalle cognate, la loro figlia Monica, ragazzina leggermente sovrappeso che ha come sogno quello di diventare ballerina di Fantastico (probabilmente caricatura della persona mediocre, dai sogni futili, ma allo stesso tempo incapace di impegnarsi per raggiungerli). Infine c'è Alfredo, professore d'italiano in un istituto femminile, celibe e senza figli.
All'inizio sembra procedure bene secondo le più tradizionali consuetudini natalizie nostrane, con il cenone della vigilia, la processione, la tombola, la messa di mezzanotte e lo scambio di regali con le prime ipocrisie, ma la scintilla che porterà all'esplosione dei rapporti tra il parentado, è l'annuncio dei nonni, durante il pranzo di Natale, di voler andare a vivere con uno dei figli (a loro scelta) in cambio della casa come eredità.
Nessuno però è disposto a rinunciare alle proprie abitudini e alla propria pace famigliare, ne nascono così una serie di feroci litigi che smascherano tutte le ipocrisie, i rancori, gli odi e le gelosie oltre a mostrare gli scheletri negli armadi, fino a quel momento nascosti per paura di essere giudicati.
Inoltre Monicelli mostra quanto la famiglia possa essere volgare e grossolana quando i parenti litigano per l'umile casa e i pochi oggetti di scarso valore che essa contiene, ma non sono in alcun modo disposti a occuparsi dei propri cari.
Il finale del film è poi uno dei più cattivi e feroci della commedia italiana degli ultimi trent'anni, che non lascia spazio a positività o speranza (per il regista la speranza è una trappola inventata da chi è al potere). Ipocrisia che viene smascherata dalle parole del piccolo Mauro, nel suo tema al ritorno dalla vacanze.
In quest'opera di Monicelli, girata quasi come se fosse una pièce teatrale, non esistono personaggi positivi, ma tutti nascondono una doppiezza e falsità di carattere tipiche del cinema del regista romano.
Un classico film natalizio, ma che a differenza della maggior parte dei film ambientati durante questa festività, non la esalta, ma invece ne mostra tutta la superficialità e falsità.
Ottimi tutti gli interpreti, in particolare quello femminile su cui svettano Marina Confalone, Cinzia Leone e Pia Velsi.
GLI ALTRI FILM DELLA CINEVIGILIA:
SOLARIS: A CASA PER LE VACANZE
MOZ O'CLOCK: BATMAN RETURNS
NON C'E' PARAGONE: GREMLINS
IL BOLLALMANACCO DI CINEMA: SOS FANTASMI
LA COLLEZIONISTA DI BIGLIETTI: NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS
LA BARA VOLANTE: GREMLINS
PIETRO SABA WORLD: SANTA CLAUSE 1994
DIRECTOR'S CULT: VERY MURRAY CHRISTMAS
Bellissimo finale, coerente con la linea nera del film, anzi se vogliamo ancora più spietato, gran bel film.
RispondiEliminaGià un finale amarissimo, però tipico di Monicelli...
EliminaPer me un ottimo film, hai ragione... è un po' sottovalutato.
RispondiEliminaForse perché è una black comedy, non so. Non il classico racconto famigliare, ma un resoconto spietato sull'egoismo della modernità.
Moz-
Molti lo considerano un Monicelli "minore", per me è una delle sue opere migliori...Almeno tra i suoi film che ho visto...
EliminaDiecimila volte meglio questo che certi film italiani simili di adesso, anche perché sincero e reale ;)
RispondiEliminaLa commedia italiana purtroppo ha perso molto della sua forza e questo è uno degli ultimi capolavori del genere...
EliminaEcco, questo è l'unico di questa rassegna che non ho mai visto, ma potrebbe essere quel tipico film un po' acido e critico verso questa festività che potrebbe anche abbastanza piacermi. Mi sa che potrei raccogliere il consiglio di vederlo!
RispondiEliminaBuon Natale!
Se deciderai di vederlo non te ne pentirai...Buone feste!
EliminaSei arrivato in extremis... ma con un'ottima scelta!
RispondiEliminaSi lo so. ho avuto una settimana un po' impegnata...E credo che lo saranno anche le prossime...ma vedrò di farmi vivo quando posso...Bune Feste
EliminaOddio, l'avevo persino rimosso.
RispondiEliminaDovrei recuperarlo perché non ricordo proprio più nulla del film.
Recupera, recupera è un film che non si può non vedere...;)
EliminaQuesta rassegna mi ha fatto scoprire due titoli - questo che hai presentato e "A casa per le vacanze" - che non conoscevo ma che mi hanno incuriosito. Due variazioni sul tema "famiglia per le feste" per niente banali. Spero di recuperarli al più presto!
RispondiEliminaBuona feste :D
Fede.
E' il bello di queste rassegne, ci danno la possibilità di conoscere film che per qualche motivo ci siamo persi...
EliminaBuone Feste!
DA fan di Amici Miei e di Brancaleone è un delitto che non abbia mai visto questo film.
RispondiEliminaE aggiungo: dopo aver letto la recensione e il commento di Cristian, mi stanno prudendo le mani. Non devo assolutamente andare a cercare questo film sulla wikipedia!
Auguroni Marco, buon Natale e buone feste :)
No, è un film che non può non essere visto per i fan di Monicelli. Cerca di recuperarlo quanto prima...
EliminaBuone Feste!
Lo sto guardando ora. Bellissimo.
Elimina"Ha il culo grande quanto una provincia!" Più o meno la battuta feroce su Monica suona così dai miei ricordi, l'avrò visto un secolo fa! Mi manca la cattiveria di Monicelli! Buona cine vigilia!
RispondiEliminaSi una delle tante fantastiche e acidissime battute di questo film...
EliminaEh...mi sono ridotto a scrivere il pezzo all'ultimo momento...Buone feste anche a te...See you soon
RispondiEliminaUn grande film, cattivo e terrificante, in effetti la famiglia è realmente così, quando dovrebbe essere tutt'altra cosa ^_^
RispondiEliminaMonicelli ci mancherà molto...
EliminaEra un grande :)
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