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giovedì 20 giugno 2019

Buon Compleanno NIcole: The Others (2001)


Ancora una volga, la cricca di amici blogger si riunisce, questa volta per festeggiare il compleanno di una delle attrici più brave e belle degli ultimi anni; la sempre splendida Nicole Kidman




Nell'isola di Jersey, nel 1945 a guerra già finita, Grace vive con i suoi due figli, Anne e Nicholas, in un'isolata magione, immersa nella nebbia, piena di porte e finestre.
I due bambini sono fotosensibili, per cui devo vivere lontani dalla luce diurna, altrimenti rischierebbero di morire. Grace ha perciò stabilito delle regole che permettono ai figli di non rischiare di esporsi alla luce del sole, la più importante delle quali è "nessuna porta deve essere aperta prima che l'ultima sia stata chiusa". Un giorno arrivano alla casa tre domestici in cerca di lavoro che dicono essere arrivati lì per caso e che in quella casa ci avevano lavorato molto tempo prima. Da quel momento strani fenomeni si manifestano nell'antica dimora, ma se Anne e Nicholas cominciano a credere nella presenza di fantasmi, Grace si rifugia nel suo scetticismo e bigottismo, nonostante più volte, sia stata lei stessa vittima di eventi inspiegabili.
Soltanto alla fine, quando finalmente Grace accetterà la verità (e le sue colpe), tutto verrà svelato in un sorprendente, ma inevitabile epilogo.



The Others è un film del 2001 del regista spagnolo Alejandro Amenabar, qui alla sua prima prova internazionale.
Il film, liberamente isipirato a Il giro di vite di Henry James, si rifà alle vecchie pellicole di fantasmi e delle case infestate degli anni 50 e 60, opere come Suspense di Jack Clayton o Gli Invasati di Robert Wise.
Horror d'atmosfera, il film riesce a spaventare senza mostrare nulla di terrificante, ma creando una palpabile e sempre più alta tensione, man mano che ci si avvicina al finale.
Fin dall'inizio si capisce che tutti i personaggi hanno dei segreti nascosti, magari nascosti anche a loro stessi, e che solamente con lo svelamento di questi segreti si arriverà a scoprire la verità.
Verità come fonte di luce, che è tenuta nascosta da Grace ai suoi figli, la quale si nasconde dietro a dogmi e precetti religiosi, per sfuggire ai fantasmi del passato.



I giochi di luce e ombre, nel passaggio da una stanza all'altra, spesso illuminate solo dalla fioca luce di una candela, sono fondamentali per la creazione dell'inquietante atmosfera che avvolge tutto il film e sono magnificamente fotografati da Javier Aguirresarobe.
Ma veniamo al finale, da molti criticato perché troppo simile a quello de Il sesto senso, uscito ben due anni prima; critiche a mio avviso, stupide ed inutili perché è proprio in quel epilogo che ci sta parte della lettura del film. Infatti se per quasi tutta la durata del film si pensava che gli altri del titolo, fossero le presenze che disturbano i protagonisti, dopo il ribaltamento di ruoli finale, diventa chiaro che in realtà gli altri siamo noi, o meglio i protagonisti che comprendono e accettano finalmente la verità.



Nicole Kidman è qui in uno dei suoi ruoli più riusciti, che pare calzarle come un guanto, in cui l'attrice mette molto di se stessa e della sua apparente fragilità estetica.
In ogni caso tutto il cast è eccezionale, in particolare quello femminile, come Fionnula Flanagan, nel ruolo di Bertha Mills e Alakina Mann in quello di Anne.

Il film ha vinto meritatamente diversi premi in vari festival di tutto il mondo, tra cui otto premi Goya.

Bene, prima di chiudere, come al solito vi invito a dare un'occhiata agli altri blog che hanno partecipato all'iniziativa e ne approfitto per fare ancora gli auguri alla sempre brava Nicole.