martedì 26 luglio 2022

Notte Horror 2022 - Pesce d'Aprile (1986)

Care amebe putrescenti, ormai come da tradizione decennale, anche quest'anno i blogger più oscuri della rete tornano a mettere qualche brivido a torrida stagione calda. Del resto che estate sarebbe senza "Notte Horror"?
Prima di proseguire con la recensione del film scelto per questa edizione vi ricordo di recuperare gli appuntamenti con gli altri blogger delle scorse settimane e con quelli a seguire a partire da Lucius Etruscus e il suo Zinefilo che più tardi parlerà del secondo capitolo della saga di Darkman.





Il titolo che invece ho selezionato io è "Pesce d'aprile" del 1986 diretto da Fred Walton, un film che, probabilmente, non molti ricorderanno; del resto tra i molti slasher dell'epoca, questo non è certo tra i più memorabili. Eppure qualcosa di interessante c'è, ma come al solito partiamo con la trama:

Muffy St. John decide di invitare alcuni suoi compagni, per festeggiare le vacanze di primavera, nel fine settimana che precede il Primo d'Aprile, su un'isola dove si trova la tenuta che ha appena ereditato. Il weekend parte all'insegna dell'allegria, nonostante un incidente iniziale, del divertimento e degli scherzi, ma ben presto i ragazzi dovranno fare i conti con uno spietato killer intenzionato a farli fuori uno alla volta.



Insomma anche il soggetto non è certo tra i più originali, ma è nello svilupparsi della vicenda che il film ha uno dei suoi punti di forza, perché se la storia è tra le più abusate e la parte puramente slasher è piuttosto debole, i personaggi, per quanto stereotipati, hanno un loro spessore e l'evolversi degli eventi è comunque interessante.

Buona la regia di Fred Walton che dirige con mestiere e riesce a portare a casa un buon prodotto, forse perfino sottovalutato, proprio perché spacciato per slasher puro, quando in realtà il film viaggia su altri binari, ma ciò si capisce soltanto alla fine, con quel doppio colpo di scena che sorprende lo spettatore, ma chiarisce anche il perché si vede così poco sangue.
Del resto, lo stesso Walton ebbe a dire: "La tragedia, credo, o la grande delusione è stata che la Paramount non sapeva come pubblicarlo se non come tipico film slasher. Quindi la maggior parte del pubblico si aspettava di vedere qualcosa che loro non stavano andando a vedere".
Va detto che i produttori del film sono gli stessi di alcuni dei sequel di "Venerdì 13" per cui, probabilmente cercarono di ripetere il successo della saga di Jason Voorhees, senza però riuscirci e danneggiando invece il lavoro di Walton.




Volendo azzardare un po', nella pellicola si può vedere, dato il soggetto, una sorte di "Scream" ante litteram, certo molto più soft e meno raffinato, ma che in qualche modo anticipa il linguaggio meta cinematografico dell'opera di Craven e di altri film più moderni.

Il cast è composto da attori più o meno noti e tutto sommato se la cava. Amy Steel, che qui interpreta Kit, è stata scelta su suggerimento del produttore Frank Mancuso Jr, dopo che questa aveva partecipato a "Venerdì 13 - L'assassino ti siede accanto", mentre Thomas F. Wilson (Arch) è noto soprattutto per il suo ruolo di Biff nella saga di "Ritorno al futuro"




Attenzione seguiranno possibili spoiler:
Secondo le intenzioni del regista, il film sarebbe dovuto finire con Skip che torna all'isola dopo che tutti sono partiti e uccide la sorella per tenersi tutta l'eredità, ma la produzione ha voluto un finale meno cattivo. Un finale simile, compare invece nel romanzo di Jeff Rovin che accompagnava il film nell'uscita nelle sale.

"April fool's day" è stato anche il titolo di lavorazione di un altro film dell'epoca, vale a dire "Jolly Killer", ma quando i produttori si accorsero che che la Paramout stava uscendo con una pellicola con il medesimo titolo, lo cambiarono in "Slaughter High"



Nel 2008 ne è stato prodotto un remake, uscito direttamente in dvd, che non ho avuto modo di vedere, ma di cui non si parla un granché bene

Il mio consiglio è dunque di recuperare sicuramente questo film, ma di essere consapevoli che ci si trova di fronte ad uno slasher atipico, con poco sangue, ma con molte buone idee e un finale che vi sorprenderà, in un modo o in un altro.