"Non appena un libro o un film vengono proibiti, correte al vostro cinema più vicino, andate in biblioteca, cercate di trovarli, di guardarli, di leggerli: quello che non vogliono farvi sapere è quello che dovete sapere!" (S. King)
Purtroppo la censura nell'arte c'è sempre stata, fin dai tempi più antichi, basti pensare al "Braghettone", costretto a coprire le nudità della Cappella Sistina, ma senza andare così indietro nel tempo è sufficiente ricordare le assurde critiche e condanne ad alcune delle più belle canzoni italiane:
Dio è morto, brano di Guccini reso popolare da I Nomadi, era stato censurato dalla RAI, perché ritenuto blasfemo e invece fu mandato in onda da Radio Vaticana che capì il vero significato della canzone.
Un'altra canzone passata sotto le forbici dei censori è stata 4/03/1943
In questa canzone Lucio Dalla ha dovuto cambiare il titolo (quello da lui pensato era Gesùbambino) e poi la strofa "e ancora adesso che bestemmio e bevo vino; per i ladri e le puttane mi chiamo Gesù Bambino" è diventata "e ancora adesso che gioco a carte e bevo vino; per la gente del porto mi chiamo Gesù Bambino"
Ma molti altri cantanti e interpreti hanno dovuto fare i conti con bigottismo e ottusità dell'epoca, da Battisti a De Andrè, passando per Baglioni, Ron e Vecchioni...
Ricordo invece che quando ero piccolo, la tv era molto più libera, forse anche per l'avvento dei canali commerciali o perché il Moige ancora non era nato, dunque cartoni animati, trasmissioni, e pubblicità erano più liberi. Solo i film, anche se solo in parte, hanno fatto eccezione, ma di questo ne parlerò dopo.
Durante la mia infanzia ho visto decine e decine di cartoni animati e quasi sempre erano trasmessi senza alcun tipo di censura:
L'uomo tigre era un anime violentissimo in cui scorreva molto sangue, ma non un episodio è stato oscurato, anche perché altrimenti avrebbero dovuto non trasmetterlo affatto e infatti è da diversi anni che non viene più replicato, nonostante il successo che avuto tra i ragazzi degli anni 70 e 80.
Non da meno era Sasuke il piccolo ninja, in cui spesso si vedevano arti mozzati, membra sparse e morte di bambini, certo argomenti duri, ma che nel contesto in cui erano inseriti erano perfetti, del resto si parlava del Giappone feudale...
Questi ed altri cartoni animati non hanno più trovato una collocazione nelle programmazioni televisive, e non solo per l'arrivo di nuovi prodotti, ma anche perché ritenuti non adatti ad un pubblico di bambini (inutile dire che gli autori nipponici avevano pensato ad un target di adolescenti e adulti quando avevano creato le loro opere)
Altri anime invece, pur venendo trasmessi, hanno subito pesanti censure; ricordo perfettamente episodi di Mila e Shiro o Lady Oscar o Georgie in cui c'erano scene di nudo, ma in cui al massimo si vedeva una tetta o un culo sotto la doccia, che in seguito tali sequenze furono sostituite da fermi immagine o da qualche taglio.
Stessa sorte è toccata a quello che è forse l'anime più famoso in assoluto ovvero Dragon Ball, ma talvolta i tagli sono stati fatti così male che si perde il senso delle battute o delle scene in questione.
E' andata ancora peggio a cartoni come Piccoli problemi di cuore o E' quasi magia Johnny, ma anche molti altri, a cui sono stati cambiati interi dialoghi, soprattutto quelli con riferimenti sessuali, tanto da cambiare completamente il senso degli episodi trasmessi.
Anche le pubblicità una volta erano molto più esplicite, non mancava scene di nudo
Solo un topless, niente di più che si possa vedere in una qualsiasi spiaggia, eppure queste pubblicità ora non le trasmettono più o sono molto più edulcorate.
Caso ancora più clamoroso fu quello di Rocco Siffredi che pubblicizzava una nota marca di patatine, spot censurato perché i doppi sensi che l'attore usava, avrebbero potuto essere sconvenienti e disturbanti per i bambini. Ora mostratemi un bambino che sappia chi sia Rocco Siffredi...ma va beh...
Tralascio le varie trasmissioni che più che altro hanno subito cambi di orari o di canale (incredibile che abbiano deciso di replicare Colpo Grosso), anche perché in questo caso forse siamo andati peggiorando, basti pensare ai vari Grande Fratello o reality show, in cui superficialità e ignoranza la fanno da padrone.
Passo a parlare invece di cinema, soprattutto nei passaggi televisivi:
Arancia Meccanica film del 1971 è passato sulla tv in chiaro solo nel 2007, eppure non era più violento di tanti western trasmessi senza troppi problemi, ma probabilmente era il tipo di violenza che inserito in un contesto sociale e politico è risultata molto più disturbante.
Per altri motivi sono stati censurati Salò e le 120 giornate di sodoma e Ultimo tango a Parigi, che certamente affrontano argomenti delicati, ma sempre contestualizzati e che dimostrano così le paure dei censori.
Ricordo molto bene che la prima volta che vidi Soldato Blu, quando ero ancora bambino, il film era stato trasmesso nella sua versione intera e senza tagli, tagli che invece furono inseriti quando il film fu riproposto in seguito, anche se trasmesso a tarda notte.
Buffo invece che per molto tempo siano stati trasmessi film erotici senza nessun problema; per carità non che la cosa mi sia dispiaciuta, da adolescente hanno allietato diverse serate solitarie, ma censurare o non trasmettere film come Lolita, ma programmare in continuazione film della serie Emmanuelle, mi sembra quanto meno ipocrita.
Sicuramente sull'argomento ci sarebbe molto di più da dire, ma per ora mi fermo qui, lasciando però il discorso in sospeso; magari più avanti entrerò più nello specifico concentrandomi solo su uno dei vari casi che ho qui afforntato.