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mercoledì 2 gennaio 2019

Rosa e Grace: Un anno di voi - Tanti auguri meravigliose creature

"Per giocare un aquilone
un gesso bianco,
il vecchio muro
bastava un niente
per sorridere
una bugia
per esser grande.
Crescerai, imparerai
crescerai, arriverai
crescerai, tu amerai."


E' già passato un anno, eppure sembra ieri che vi tenevo in braccio per la prima volta e ancora tutto mi sembra così incredibile.
Ho sempre desiderato  diventare papà, ma c'erano due cose che non sapevo; non sapevo quanto fosse effettivamente impegnativo e faticoso e non sapevo quanto fosse, allo stesso tempo, gratificante e meraviglioso.
E' stato un anno di piccoli e grandi cambiamenti: all'inizio vi piaceva quando vi spogliavamo e rivestivamo, ora è quasi necessario mettersi in due per farlo; i primi mesi per cambiarvi il pannolino si faceva in un attimo, adesso è spesso una guerra; avete cominciato a dormire tutta la notte (o quasi) dopo solo un mese, ora ci svegliate con urla disperate, però...
Però in un anno vi ho visto imparare a sorridere, a stare sedute da sole, a gattonare sempre più velocemente; siete passate dal mangiare solo latte a "rubarci" il cibo dai nostri piatti, ormai siete in grado di giocare da sole (anche se solo per brevi periodi), interagite con noi e tra di voi, state in piedi e quasi camminate.






Eppure, nonostante la distanza che ci costringe durante la settimana, la maggior parte di questi cambiamenti sono riuscito a vederle dal vivo ed è stato ogni volta un'incerdibile emozione.
Siete gemelle, perché nate lo stesso giorno, ma per il resto non potreste essere più diverse di così:
Grace sei così tenace e testarda, se vuoi (o non vuoi) una cosa è impossibile farti cambiare idea ed è ogni volta una lotta per ottenere da te quello che vogliamo, ma sei anche così sveglia e caparbia, impari in fretta, ci sorprendi ogni settimana con qualche miglioramento. Sei buffa come un cartone animato e ci fai fare un sacco di risate.





Rosa, rispetto a tua sorella, tu hai uno sviluppo psicomotorio più lento, ma un po' alla volta riesci a raggiungerla, sei più tranquilla, ma quando ti arrabbi sei una furia (in questo assomigli a tuo papà), anche tu sei riuscita a sorprenderci con i tuoi progressi. Hai un viso dolcissimo che ci fa sciogliere il cuore.
Vi chiedo scusa se qualche volta sono un po' nervoso, non ce l'ho con voi è che per me è tutto così nuovo e diventare papà a più di quarant'anni non è facile, soprattutto considerando che fin'ora ho dovuto pensare solo a me stesso.
Vi prometto che cercherò di migliorare e, in ogni caso, che non finirò mai di amarvi alla follia.
Avete regalato a me e alla mamma un anno fantastico, impegnativo, ma pieno di una gioia che mai avrei creduto di provare.
Tanti auguri bimbe mie, buon primo compleanno.

martedì 16 gennaio 2018

Rosa e Grace: la mia nuova vita da papà




"...A questa musica che non ha orecchi,
a questi libri senza parole 
benvenuto raggio di sole, 
avrai matite per giocare 
e un bicchiere per bere forte,
e un bicchiere per bere piano 
un sorriso per difenderti 
e un passaporto per andare via lontano..."

Dopo diverse settimane rieccomi a scrivere qualcosa su queste pagine. Chiedo scusa agli amici blogger, soprattutto a quelli che seguo con costanza e che a loro volta seguono me, per questa lunga assenza, anche se non è la prima volta che rimango per tanto tempo senza scrivere nulla o commentare i loro post, ma questa volta non è per per pigrizia o mancanza di idee.
Il due gennaio di quest'anno sono diventato, finalmente, papà di due bellissime gemelline (sorelle gemelle per la precisione, dato che sono molto diverse tra di loro) e naturalmente ciò ha assorbito la quasi totalità del mio tempo.
I primi tre giorni in ospedale, dopo il parto, avrò dormito si e no un'ora per notte e non consecutiva, tra pappe, cambi di pannolini, le incursioni delle infermiere che dovevano controllare le bimbe e la mia compagna a diverse ore del giorno e della notte...Poi finalmente a casa, ma anche qui il tempo è dedicato al benessere di Rosa e Grace e al riposo quando ci viene concesso.
In realtà di giorno sono piuttosto tranquille, ma non c'è molto tempo per mettersi al computer, pensare al pezzo da scrivere, rivederlo, metterlo nero su bianco eccetera, eccetera.
Purtroppo io e la mia compagna viviamo (relativamente) lontani, io abito e lavoro vicino a Padova, lei  è di Bologna. Dopo quindici giorni dedicati alle mie donne, sono dunque dovuto tornare dalle mie parti e per questo ho trovato il tempo di scrivere questo pezzo.
Spero, prima o poi, di trovare lavoro a Bologna, così mi trasferirò definitivamente invece di avere solo il weekend da dedicare alle persone che amo.
I primi giorni da papà, come dicevo, sono stati intensi e impegnativi e immagino lo saranno sempre di più, almeno per i primi tre, quattro anni, ma sono stati anche i giorni più felici della mia vita. Se avessi potuto le avrei tenute sempre in braccio, coccolandole e baciandole, ma naturalmente ciò sarebbe diseducativo e poi loro lo richiederebbero sempre, cosa quanto meno inopportuna.
Devo dunque ringraziare Chiara, la mia compagna, per avermi fatto vivere queste emozioni, ma anche per tutto l'amore e l'affetto che mi da ogni giorno, da un'anno e mezzo a oggi, per come mi fa sentire bene e importante...Forse abbiamo fatto le cose un po' di corsa, considerando la situazione non proprio semplice, ma non mi sono pentito un solo istante delle scelte fatte.
Quando abbiamo saputo dell'arrivo delle bimbe è stato una bella sorpresa e naturalmente c'è stata e ancora c'è, un po' di preoccupazione, ma abbiamo deciso di rimboccarci le maniche e di portare avanti questa splendida storia 
Poi abbiamo cominciato a pensare ai nomi e devo dire che la scelta non ha richiesto molto tempo; Grace viene dall'unione della passione del cinema (Grace Kelly) e della musica (la prima canzone che mi è venuta in mente è stata Grace di Jeff Buckley), oltre alla voglia di avere un nome un po' "esotico". Rosa invece è dedicato ad una cara amica, a cui eravamo molto affezionati, che purtroppo è scomparsa un'anno fa, un omaggio che è venuto naturale e devo dire che la prima a pensarci è stata proprio la mia compagna, anche se a differenza mia, che conoscevo Mariarosaria da qualche anno, lei l'aveva conosciuta solo pochi mesi prima, ma già ci era molto legata.
Bene, per ora mi sembra di aver detto abbastanza, ma prometto che prossimamente vi aggiornerò sulla mia nuova vita. Un salutone a tutti.