Stasera inizia il Festival di Sanremo, trasmissione che,nel corso degli anni ha spesso portato a discussioni, critiche e polemiche. Io, come sempre, lo seguirò in maniera distratta con la speranza (troppo spesso vana) che ci sia qualche canzone che soddisfi i miei padiglioni auricolari.
Qui di seguito andrò a riproporre alcuni momenti del passato che ritengo degni di essere ricordati, al di là della classifica finale.
Buon ascolto.
Un'avventura - Lucio Battisti
Perchè Battisti è Battisti, qui alla sua prima e unica partecipazione al Festival come concorrente.
In coppia con Lucio (in quegli anni ogni canzone veniva presentata da due interpreti) c'era il grande Wilson Pikett.
Radio Ga Ga - Queen
Grande Joe - Banco del Mutuo Soccorso
Nell'anno (il 1985) del clamoroso successo di Luis Miguel col brano "Noi, ragazzi di oggi", anche il Banco di Mutuo Soccorso, una delle band italiane più famose (assieme a PFM, Area e Orme) nel panorama prog. nazionale e internazionale.
Qui la band si allontana ulteriormente dalle sonorità progressive degli album degli anni settanta, in un percorso iniziato con i primi due album degli anni 80, puntando su brani più semplici e diretti, ma sempre di grande valore.
Almeno tu nell'universo - Mia Martini
Il 1989 vede il ritorno al successo e alle esibizioni pubbliche di Mia Martini che, a causa di maldicenze sul fatto che lei portasse sfortuna, anni prima fu costretta a ritirarsi dalle scene.
Con questo splendido brano, scritto ben diciassette anni prima da Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio, vinse più che giustamente il premio della critica, anche se nella classifica finale si classificò al nono posto dietro anche a Vasco di Jovanotti ed Esatto di Francesco Salvi (sic!)
Pitzinnos in sa gherra - Tazenda
Nell'anno precedente i Tazenda erano in gara assieme a Pierangelo Bertoli con la canzone "Spunta la luna dal monte" classificandosi al quinto posto; nel 1992 parteciparono da soli portando questo brano, che parla dei bambini vittime delle guerre, scritto e cantato in sardo logudorese, con una piccola collaborazione di Fabrizio De André.
Signor Tenente - Giorgio Faletti
Nel 1994 erano ancora fresche nella mente di tutti le stragi di Capaci e di Via D'Amelio avvenute due anni prima e così la canzone di Giorgio Faletti, che racconta la vita dura di poliziotti e carabinieri, vista dal punto di vista di uno di loro, con riferimenti agli attentati del 1992, colpisce duramente il pubblico di Sanremo. Il brano, seppure più recitato che cantato, si classifica meritatamente al secondo posto e resterà uno dei momenti più alti della storia del Festival.
Sulla porta - Federico Salvatore
Nel 1996 piomba sul Festival, come un fulmine a ciel sereno, questo brano di Federico Salvatore che dato la tematica delicata, si può dire che abbia scosso non poco la kermesse. Parlare così esplicitamente di certi argomenti, specialmente in prima serata sul primo canale nazionale, era ancora qualcosa di tabù (o quasi), basti far caso a come Pippo Baudo presenta il brano, senza mai pronunciare le parole omosessualità, omosessuale o gay, una vera vergogna. Un brano che a mio avviso avrebbe meritato molto di più.
Papa Nero - Pitura Freska
Un gruppo che canta in veneziano a Sanremo, incredibile, ma vero.
Una delle pochi brani del gruppo di Marghera che non fa riferimento al Venezia o al Veneto, ma che fa riferimento ad una delle profezie di Nostradamus che vuole che la fine del mondo sia anticipata dall'elezione di un Papa proveniente dall'Africa.
Chiudo qui la mia selezione di momenti storici di Sanremo, canzoni da menzionare ce ne sarebbero state molte altre, ma come sempre ho dovuto fare delle scelte. Se volete segnalarmi i brani che voi ricordate con più affetto la cosa mi farà molto piacere.
Buon Festival a tutti, anche a chi non perderà un minuto per seguirlo.