mercoledì 3 settembre 2014

Il regalo del pirata

Il corpo, senza più vita, del bambino, giaceva riverso sul lato della strada. Gli occhi, fino ad un attimo prima, luminosi e pieni di vita, ora mi fissavano vitrei, ma carichi di accusa. Non so per quanto tempo rimasi lì, per quel che ne sapevo potevano essere passate anche tre ore; l'unica cosa che sentivo era il martellare del mio cuore. Quando finalmente mi ripresi, avevo deciso cosa fare; del resto non potevo fare tardi alla festa di compleanno di mio figlio. Avvolsi il cadavere in una vecchia coperta e poi lo gettai in un cassonetto dei rifiuti. La piccola bicicletta invece la caricai in auto, poi ripartii a razzo verso casa. Mio figlio mi aspettava in giardino. Quando tirai fuori il suo regalo dal bagagliaio, il suo viso s'illuminò.

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