venerdì 29 aprile 2016

Ma come si può uccidere un bambino? (1976)



Una coppia di turisti, Tom ed Evelyn (che aspetta un bambino), in attesa di imbarcarsi per una piccola isola, dove intendono passare una tranquilla vacanza, trascorrono la notte in una locanda di una cittadina della costa spagnola. Il giorno seguente affittano una barca e si avviano all'isola, che dista solo poche ore. Al loro arrivo vengono accolti da alcuni ragazzini che pescano e fanno il bagno, ma una volta addentrati nel villaggio lo trovano incredibilmente deserto. La piazza, le case e i negozi sono completamente deserti. Il sole cocente costringe i due turisti ad entrare dentro un bar e mentre Evelyn si riposa, Tom va alla ricerca di cibo. Entrambi incotrano, finalmente dei bambini, che però si comportano in maniera strana, si limitano a ridere e a guardarli con curiosità. La coppia decide di cercare una locanda per riposarsi e qui incontrano un uomo il quale, racconto loro che i bambini si sono svegliati una notte e tutti assieme sono scesi in piazza, andando poi di casa in casa a uccidere gli adulti, ma sempre ridendo e festeggiando; e quando Tom ed Evelyn, increduli, chiedono all'uomo come mai nessuno avesse fatto nulla per difendersi, questi risponde "...come si può uccidere un bambino?".



Il film si apre con alcuni filmati di repertorio in bianco e nero, alternati ai titoli di testa color rosso sangue. Questi filmati si riferiscono ai campi di concentramento nazzisti, ai villaggi in Africa dove si muore di fame ogni giorno, e alle assurde e disastrose guerre di Corea e del Vietnam. In queste sequenze quello che vediamo sono bambini affamati, mutilati, abbandonati o morti. Questo preambolo ci mostra le peggiori nefandezze del ventesimo secolo e lo fa puntando gli obiettivi sugli esseri umani più deboli e indifesi, i bambini.



Il regista è Narciso Ibànez Serrador, qui anche nelle vesti di sceneggiatore assieme a Luis Penafiel. La storia, basata sul romanzo El juego de los ninos (Il gioco dei bambini) di Juan Josè Plans, intende mostrarci, come anche un essere apparentemente innocente come un bambino, può essere capace di covare tanta malvagità. Il regista vuole presentarci una sorta di rivincita dei bambini, in quanto vittime innocenti degli errori e della stupidità degli adulti, ma la rivalsa la mettono in atto come se fosse un gioco e con la naturalezza di bambini. Infatti il regista è abile a mostrarci i bambini, non come dei mostri assetati di sangue, ma come dei ragazzini che stanno giocando, e si stanno divertendo, ma il loro è un gioco di morte. Nel film si alternano scense di quiete ad altre di tensione pura ad altre ancora puramente gore, come quella dell'uccisione del vecchio. Le sequenze in cui i bambini si schierano in paese, in attesa di attuare il loro piano, ricordano molto quelle de Gli Uccelli di Hitchcock e la nenia che si sente in molte parti del film invece ricorda quella di Rosemary's baby di Roman Polanski.



Come si può uccidere un bambino? è chiaramente una critica sociale contro l'uomo che ha fin troppo spesso, fatto del male, con la sua stupidità e la sua indifferenza, a esseri innocenti che hanno giustamente pensato di prendersi la loro rivincita.A differenza della maggior parte degli horror, che sono ambientati di notte o in posti bui, qui avviente tutto alla luce del sole e ciò contribuisce a rendere ancora più importante questo piccolo capolavoro, che grazie alla morale di fondo, resta sempre molto attuale.

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