mercoledì 26 luglio 2017

Breakfast with Scot (2007)



Eric è un ex campione di hockey, ora affermato giornalista sportivo; Sam è un avvocato e da quattro anni vivono una relazione stabile, ma complicata dal fatto che Eric non vuole che nessuno, all'infuori degli amici più fidati, e in particolare al lavoro sappiano che lui è omosessuale.
Un giorno i due vengono a sapere che l'ex compagna del fratello di Sam è morta di overdose, lasciando solo il figlio undicenne Scot, nato da una precedente relazione. Il bambino dovrebbe essere affidato al patrigno, Billy, ma l'uomo si è trasferito in Sud America, e risulta irreperibile, così è Sam che per un certo periodo si deve occupare di Scot, con disappunto di Eric, che teme che il ragazzino possa destabilizzare il loro già difficile rapporto.



Quando il bambino arriva a casa, i due notano subito che questi è evidentemente effeminato e probabilmente gay, ma lui sembra vivere questa sua natura con tutta l'ingenuità  e spensieratezza dovuta alla giovane età. Scot porterà notevole scompiglio nella vita di Eric e Sam e quando il bambino avrà i primi scontri con i compagni di scuola, sarà proprio Eric ad aiutarlo, tentando però di convincere Scot ad uno stile di vita meno appariscente. A questo punto ricompare Billy, per portare con se il ragazzino, in Brasile, ma Ed e Sam si sono affezionati molto a Scot e cercheranno di tenerlo con loro. 



Breakfast with Scot, è una simpatica e tenera commedia a tinte drammatiche, che affronta sia la scottante questione delle famiglie di omosessuali e della possibilità che queste allevino un figlio; sia la problematica di come una persona, e un bambino in particolare, sia costretto dalla società ad adattarsi ad un ruolo che non sente suo. Scot è evidentemente effeminato e forse è realmente omosessuale, ma in ciò non c'è nulla di male, è la società che pensa che un maschietto non possa andare in giro truccato o indossando abiti femminili e per questo "violenta" la vera natura del ragazzo, costringendolo a essere ciò che non è (qualcosa di simile si era già visto nel bel film belga "La mia vita in rosa").




Inoltre con questo film si vuole mostrare che esistono altri tipi di famiglia, oltre a quella tradizionale e che troppo spesso viene indicata come l'unica che possa essere definita tale e che famiglia è dove c'è affetto e amore, e non semplicemente due persone di sesso diverso che vivono assieme.
Il film non è esente da difetti, ma gli stessi hanno la controparte positiva: se la storia risulta non particolarmente nuova (di commedie coni genitori che lottano per tenere con loro il figlio adottivo, dopo che è tornata la famiglia naturale ne abbiamo viste a bizzeffe), dall'altra parte c'è la novità di rendere il piccolo protagonista effeminato, andando così ad affrontare delicati argomenti sempre attuali e contemporaneamente rendendo la commedia un po' più frizzante.  



In alcuni momenti il film può sembrare eccessivamente buonista, ma non mancano nemmeno i momenti drammatici e commoventi. La pellicola tende a concentrarsi in particolare solo su due personaggi (Eric e Scot), lasciando gli altri in secondo piano, ma così vengono messi in luce i due punti focali del film che come ho già detto sono la famiglia e la ricerca della propria identità.
Insomma una simpatica commedia, con un piccolo protagonista divertentissimo, che non mancherà di far commuovere di far riflettere.

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