giovedì 9 giugno 2016

Supermaket Land

Una delle cose che più mi irrita è andare a fare la spesa nel weekend. Giù durante la  settimana sarebbe fonte di stress, ma il sabato è da santificazione…
Prima di tutto trovare parcheggio è un’impresa; infatti per quanto grande sia il supermercato, il parcheggio e ogni possibile posto auto nel raggio di un chilometro sarà occupato, senza contare che quelli che parcheggiano alla “cazzo di cane” (scusate il francesismo) e occupano tre posti auto, anche se hanno una Smart.
Una volta entrati nel supermercato, sembra di essere in un girone infernale, con gente che ti sfreccia da ogni lato. Quando poi inizia a girare per le corsie, bisogna munirsi o di una pazienza da far invidia a Giobbe, o di un bazooka per fare piazza pulita. Anziani che si fermano col carrello in mezzo alla corsia; signore che incontra amiche e con i due carrelli bloccano il passaggio; uomini che, in evidente stato di imbarazzo, perché vanno a fare la spesa una volta all’anno, ed è proprio quella volta che ci sei tu, che per cercare il prodotto interessato, eseguono una specie di balletto in mezzo alla corsia e tu non sai da che parte superarli; famiglie con venti  figli a seguito, i quali corrono da una parte all’altra, costringendoti a manovre da rally per non investirli. E con tutte queste persone non puoi farci nulla; se anche provi a chiedere “permesso”, queste si limitano a guardarti come se venissi da un altro pianeta e proseguono nei loro affari.
Poi trovi gli addetti alle corsi che, proprio di sabato, ingombrano mezza corsia con i bancali di merce da sistemare.
Se sei furbo eviti di passare al banco degli affettati e formaggi, onde non rischiare di passare l’intero weekend dentro al supermercato.

Infine, in qualche modo, arrivi alle casse e allora ti conviene esserti portato qualcosa per passare il tempo: un videogioco, la settimana enigmistica o il Faust di Goethe. Infatti davanti a te troverai la più svariata tipologia di gente; ci sono quelli che pagano una spesa da centoventi euro, tutto in monetine da venti centesimi;  oppure c’è quello che si accorge di essersi dimenticato un paio di prodotti e torna con un altro carrello pieno, o ancora quello che ha le tasche piene di buoni sconto, facendo impazzire la povera cassiera: oppure la cliente abituale che si mette a raccontare vita, morte e miracoli di tutto il suo condominio alla solita cassiera che non sa più come liberarsene…
Poi finalmente arriva il vostro turno e per quanto vi sia grada per la vostra celerità, la cassiera vi da al massimo due borsette striminzite in cui far stare  tutta la vostra spesa. Riuscite miracolosamente ad arrivare all’auto senza che queste si rompano, ma una volta usciti dal parcheggio, tutta la spesa si spargerà per il bagagliaio. Ma almeno, anche questa volta, sarete usciti (quasi) indenni da un’altra avventura nel pericoloso mondo delle spese nel fine settimana…


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