venerdì 6 ottobre 2017

Le Freak c'est chic

Una volta i freaks erano quei fenomeni da baraccone, spesso con malformazioni fisiche, dovute a maltattie, sfruttati da circhi itineranti, per spaventare la gente sfruttando la morbosa curiosità della stessa. Più in generale invece, i freaks sono quei "diversi", rifiutati dalla società, perché di aspetto grottesco o bizzarro o perché hanno capacità particolari, che spaventano i così detti "normali".
Ecco dunque una breve carrellata di alcuni film che hanno per protagonisti (o antagonisti) queste persone, che lottano per essere accettate e per far capire al resto del mondo che anche loro hanno una dignità:

Freaks (1932): Capolavoro di Tod Browning che ha per protagonisti veri freaks, che il regista ha trovato girando per i vari circhi del Paese. Tuttavia l'opera risultò così shockante per l'epoca che la stessa casa di produzione la rinnegò e la distribuzione fu pesantemente compromessa. Il regista faticò a riprendersi e solo qualche anno più tardi riuscì a tornare ad un breve successo.
La storia del film racconta del nano Hans che lavora in un circo in cui sono presenti diversi fenomeni da baraccone e che si innamora della bella e normale Cleopatra, trapezista nello stesso circo. La donna però è interessata soltanto al denaro del povero Hans e di ucciderlo con la complicità del suo amante, il forzuto Ercole. I due però vengono scoperti per tempo e puniti dagli stessi freaks.



The Elephant Man (1980): David Lynch, prima di addentrarsi nei meandri della psiche umana, dirige quest'opera dura e lineare, che racconta la vera vicenda di Joseph Merrick, un giovane dal volto e dal corpo completamente deformati a causa di una malattia nota come Sindrome di Proteo. Nel film, il protagonista viene trovato da un medico, mentre viene sfruttato in uno spettacolo di strada e che decide di prendersene cura, studiando il suo caso e cercando di alleviare le sue sofferenze. Joseph (John nel film) trova così quell'affetto che tanto gli era mancato e quella dignità che troppo a lungo gli era stata negata. Finale commovente



L'ultimo uomo sulla terra (1964): Tra i vari film ispirati a "Io sono leggenda" di Richard Matheson, questo è forse quello più fedele al romanzo. Robert Morgan è l'ultimo essere umano sopravvissuto a una tremenda epidemia che ha trasformato gli altri esseri umani in vampiri. L'uomo di giorno si muove in cerca di cibo e per uccidere i vampiri che stanno dormendo al nascosti alla luce, mentre di notte di barrica in casa per difendersi dall'attacco dei mostri. Un giorno Robert incontra Ruth una donna che fa parte di una comunità in cui hanno trovato un  vaccino che riesce a contenere il morbo, senza però curarlo del tutto. Pur considerandolo una leggenda, in quanto unico uomo a non essere stato contagiato, il gruppo è intenzionato a liberarsi del dottore, perché considerato un mostro, in quanto questi, durante le sue missioni diurne, ha ucciso anche molte persone che facevano parte della comunità. Qui la questione del diverso è quasi ribaltata, infatti in un passaggio del romanzo l'autore dice: "Quando tutti sono mostri e tu sei l'unico normale, il mostro sei tu"



Edward mani di forbice (1990): Questa pellicola è quella che più di tutte le altre, incarna il pensiero e il lavoro di Tim Burton. Favola gotica, racconta di Edward, un essere mai completato dal suo inventore (infatti questi è morto primo di poter finire la sua creatura) e che per lungo tempo ha vissuto solo nell'antica magione in cima alla città. Un giorno Edward, che al posto delle mani ha delle lame taglienti, viene trovato da una donna che decide di portarlo a casa con se. Inizialmente le cose sembrano andare bene, ma poi il pregiudizio di pochi fa si che il povero Edward venga ingiustamente accusato di reati che non ha commesso. Costretto alla fuga e mal visto in città, l'essere torna a vivere da solo nella villa sulla collina. Fiaba dark che ha per protagonista uno di quei freak, tanto cari al regista, un essere solitario e malinconico, che si è trovato le porte chiuse in faccia a causa di stupidi e falsi pregiudizi e dell'ottusità della gente



X-Men (2000): Bryan Singer dirige un film ispirato ai fumetti della Marvel e qui racconta come questi esseri, dotati di poteri soprannaturali, a causa di una mutazione genetica, pur cercando di inserirsi nella società, siano costretti a vivere isolati dal mondo, in una scuola diretta dal professor Xavier, perché i normali esseri umani ne sono spaventati. Quando però un altro gruppo di mutanti, guidato da Magneto (una volta amico di Xavier) vuole sottomettere tutti gli umani, perché questi ritiene che i mutanti siano il futuro dell'umanità e non ci sta a vivere nascosto, anche gli X-Men dovranno intervenire per riportare la pace. Anche in questo caso abbiamo un "diverso" che spaventa, qui a causa dei poteri che gli uomini pensano che questi essere speciali useranno per fare del male. Fantascienza con morale.



Cabal (1990): Clive Barker dirige un film tratto da un suo stesso romanzo. Le vicende ruotano attorno al personaggio di Aaron Boone, giovane tormentato da spaventosi incubi in cui compaiono esseri mostruosi e una misteriosa città chiamata Midian. In cura da uno psichiatra, il dottor Decker, che in realtà è un pericoloso serial killer, Boone parte alla ricerca della mitica Midian fino a quando arriva ad un vecchio cimitero abbandonato. Qui viene attaccato da due esseri orribili, che lo condannano a diventare mostro a sua volta. Dopo che Decker ha convinto tutti che sia il suo paziente  l'autore degli efferati omicidi, Boone viene ucciso da alcuni poliziotti, ma una volta tornato in vita, decide di ritornare a Midian per vivere con i suoi simili. Inseguito dalla sua ragazza, dallo psicologo assassino e dalla polizia, dovrà lottare per difendere la città dal malvagio Decker.
Barker ha sempre avuto simpatia per i mostri e spesso nelle sue opere sono questi a essere buoni, mentre l'umanità è quella realmente cattiva, ribaltando così ruoli che vogliono che i mostri siano anche malvagi.



Batman - Il ritorno (1992): Dopo aver sconfitto il Joker, questa volta Batman se la deve vedere con un altro cattivo che vuole conquistare Gotham City; il misterioso Oswald Copplepot, noto anche come "Pinguino" e con l'affascinante e pericolosa Catwoman. Ancora una volta Tim Burton affronta la tematica del diverso rifiutato dalla società e qui il freak è il personaggio del Pinguino, magistralmente interpretato da Danny De Vito, un uomo che a causa del suo aspetto ripugnante è stato abbandonato ancora neonato dai suoi genitori, cresciuto nelle fogne di Gotham e allevato da una coloni di pinguini, Oswald è cresciuto covando rancore e rabbia, che l'hanno portato a diventare un'essere malvagio. Alla fine non si riesce a provare antipatia per questo cattivo, ma casomai pietà.
Unico caso, in questa lista, di un freak "cattivo", che in fondo cattivo non era, ma costretto a essere tale dagli eventi.



Dietro la maschera (1985): Rocky Dennis è un adolescente che vive con la madre a Los Angeles, qui conduce una vita normale, studia, gioca e ha molti amici. Tuttavia il ragazzo è affetto da una malformazione nota come leontiasi, che fa assumere al suo volto un aspetto felino. Nonostante ciò Rocky vive bene la sua situazione e anzi, spesso ci scherza su. I problemi nascono quando lui e sua madre si devono trasferire; nella nuova città infatti è vittima degli scherzi dei suoi nuovi compagni, che sembra non vogliano accettarlo. Alla fine però Rocky riuscirà a conquistare la fiducia di alcuni di loro e durante un campeggio estivo per ragazzi non vedenti si innamorerà, ricambiato di una Diane, una bella e dolce ragazza. Tuttavia una volta che lei lo farà conoscere ai genitori, loro lo tratteranno come un mostro e gli impediranno di vedere la figlia. Il destino si rivelerà avverso per il povero ragazzo che rimasto solo, morirà nel sonno a causa della malattia.



Pieles (2017): Di questo film ne ho già parlato più ampiamente QUI, ma dato l'argomento trattato mi è sembrato giusto inserirlo in questa lista. La pellicola parla infatti di personaggi caratterizzati da deformità fisiche, che lottano per essere accettati e soprattutto per imparare ad accettarsi. Una pellicola di non facile impatto, che unisce la forza di "Freaks" al grottesco di "Pink Flamingo"



Extra: Sulla stessa tematica, a fine anno uscirà il film "Wonder" con Owen Wilson, Julia Roberts e il piccolo Jacob Tremblay che già abbiamo visto in "Room" e "Somnia".


8 commenti:

  1. Il fotogramma che hai messo di Pieles sembra molto simile a una scena di TWIN PEAKS 3 sempre in viola e sempre con una onna senza occhi. Lynch è comunque tornato ai freak.
    Ottimo post, ottimo resoconto.
    Potrei giusto aggiungere i tizi de Le colline hanno gli occhi, deformi per via delle radiazioni^^

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Spero prima o poi di vedere Twin Peaks 2 e 3...In effetti anche i cannibali de "Le colline hanno gli occhi" non avrebbero sfigurato, scusa il gioco di parole, in questa lista

      Elimina
  2. Lo sai che mi compri sempre con questi tuoi post a tema, questo poi è un argomento che mi piace molto, quindi hai vinto tutto ;-)

    “Freaks” è una pietra miliare, e malgrado siano diversissimi nel tono nella mia testa associo sempre “The Elephant Man” e “Dietro la maschera” come due gemellini separati alla nascita. “Pieles” non è niente male, devo dire che mi è piaciuto, invece è da un pezzo che mi scappa di rivedermi “Cabal” ogni tanto Clive Barker torna a grattare alla mia porta. Cheers!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E tu sai che mi piace scrivere questi post tematici...ne ho ancora diversi in mente, per cui preparati...:)

      Elimina
  3. Grande articolo.
    La citazione a Dietro Una Maschera è una piccola chicca.
    Adoravo quel film.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Lello...Dietro la maschera credo di averlo visto solo una volta diverso tempo fa...dovrò riprenderlo in mano al più presto...

      Elimina
  4. Tutti grandi film, anche se l'ultimo ed alcuni non li ho visti :)
    Il mio preferito è ovviamente Edward, poesia pura ;)
    p.s. Ho fatto il post sugli anni '90, ti aspetto..

    RispondiElimina