giovedì 2 agosto 2018

Nella mia fine è il mio principio

Parafrasando un titolo di un romanzo di Agatha Christie, oggi propongo una lista di film, che iniziano partendo dalla fine o da metà della storia, per poi andare a ritroso oppure ricominciano da capo per tornare al punto iniziale; quei film talvolta arzigogolati che per capirli bisogna vederli più volte o che per scelta dello sceneggiatore partono raccontando già come sarà la fine.
Come al solito ho scelto solo una manciata di titoli; quelli che ricordo meglio o che mi hanno colpito di più, se vi vengono in mente altri film sulla stessa tematica accetto ogni consiglio.
(Ah, attenzione ai possibili spoiler, naturalmente)

E ora buon "twist":

VIALE DEL TRAMONTO: Un uomo viene ritrovato morto in una piscina e una voce fuori campo comincia a raccontare la sua storia. Beh, che dire di un questo film che non sia già stato detto? Uno dei massimi capolavori del cinema di ogni tempo. Un cast eccezionale che va da Gloria Swanson a William Holden e a Erich von Stroheim, passando a molti attori e registi dell'epoca, che interpretano se stessi.
Billy Wilder si dimostra ancora una volta, uno dei più grandi registi in assoluto, che ha saputo variare facilmente dalla commedia, al dramma, al noir senza sbagliare un colpo.




AMERICAN BEAUTY: Una ragazza, in un video amatoriale, chiede al suo ragazzo di ucciderle il padre, poi la voce fuoricampo di  questi, racconta la sua storia e del suo ultimo anno di vita. Film d'esordio per Sam Mendes ed è arrivato subito l'oscar.
La pellicola affronta varie tematiche, dal conformismo di una borghesia ormai dedita solo al raggiungimento della felicità apparente, alla frustrazione che questo tipo di vita ci porta. Dalla crisi del maschio, in quest'epoca moderna ad una sessualità usata come sfogo o fantasia per ravvivare le proprie vite.
Eccezionale Kevin Spacey.




PULP FICTION: Due amanti, seduti in una caffetteria, discutono sul loro prossimo colpo e decidono di rapinare quello stesso locale e poi, Dick Dale & His Del-Tones ci accompagnano sui titoli di testa con la bellissima Misirlou. Con questo film, Tarantino si fa conoscere al grande pubblico. Un'opera originale che racconta tre storie intrecciate tra di loro, in ordine non cronologico, ma riallacciandosi alla rapina iniziale. Cast magnifico e in gran forma, dialoghi fenomenali. Dopo questo film, il cinema non è stato più lo stesso.





L'ESERCITO DELLE  12 SCIMMIE: Un bambino in un aeroporto assiste ad un omicidio, ma chi è quella persona che viene uccisa? Un bellissimo film di fantascienza che parla di futuro, follia e viaggi nel tempo. Solo Terry Gilliam poteva dirigere un film tanto folle e narrativamente contorto e anche stavolta l'ex Monty Python un grande film, intrigante che tiene incollati dall'inizio alla fine.



QUANDO BRENDAN INCONTRA TRUDY: Il corpo di un ragazzo è disteso in una pozzanghera in mezzo alla strada, sotto la pioggia battente; poi un flashback ci porta all'inizio della storia.
Simpatica e divertente commedia che in realtà non ha riscosso un gran successo, la pellicola ha la sua forza nell'essere molto citazionista. I riferimenti vanno da "Viale del tramonto" della scena iniziale a "Sentieri selvaggi" a "C'era una volta il west" passando per  "Fino all'ultimo respiro" e a moltissimi altri film. Certamente non un capolavoro, ma un film molto gradevole che consiglio caldamente.



IL LADRO DI BAGDAD: Un mendicante cieco con il suo cane comincia a raccontare una strana e lunga storia. Basato su alcuni racconti de "Le mille e una notte" il film narra le vicende del principe Ahmad, di come sia stato detronizzato e di come abbia riacquistato il potere grazie al giovane ladro Abu. Storia affascinante la cui realizzazione, nella versione del 1940, di cui sto parlando, ha richiesto l'intervento di almeno sei registi. Nonostante ciò il film risulta ben realizzato e con sorprendenti effetti speciali che hanno vinto l'oscar di categoria.



CARLITO'S WAY: Un uomo, alla stazione dei treni, muore mentre sulla lettiga ricorda la sua vita e l'amore per una donna. Uno dei film più belli di Brian De Palma, maestro della macchina da presa, e interpretato da un fantastico Al Pacino. Che altro dire di un film tanto bello e importante? Solo che se ancora non l'avete visto dovete subito correre a procurarvene una copia e a vederlo più e più volte.



PREDESTINATION: Un uomo misterioso scende nei sotterranei di un edificio e tenta di disinnescare una bomba, ma distratto dalla presenza del presunto attentatore, viene colpito dall'esplosione che gli devasta il volto. Anche in questo caso siamo difronte ad un film forse non perfetto, ma la cui sceneggiatura funziona, appunto, come una bomba ad orologeria. Un film che parla di viaggi nel tempo e ricco di paradossi temporali (tra cui il Principio di autoconsistenza di Navikov già visto ne "L'esercito delle 12 scimmie"). Un film così non poteva non essere inserito in questa lista.



MEMENTO: Leonard scatta una foto ad un uomo a cui ha appena sparato, poi comincia a ricordare.
Altro film cult che ha lanciato nell'olimpo dei grandi Christpher Nolan, grazie ad una sceneggiatura perfetta e ad un montaggio frammentario, in cui lo spettatore si trova nella stessa condizione del protagonista, che si ritrova a conoscere avvenimenti di cui però ignora i precedenti e questo per tutta la durata del film. Il film, dunque, si basa sul bisogno dell'uomo di gestire la propria vita secondo una successione temporale ben precisa, senza la quale sarebbe perduto.




Bene sperando che anche questa serie di consigli vi sia piaciuto, vi auguro buone ferie. Per qualche tempo sarò lontano dal pc, per cui non potrò scrivere nulla di nuovo. Non credo che riuscirò nemmeno a commentare i vostri post, ma cercherò, ogni tanto di buttarci l'occhio. Tuttavia queste ferie sono dedicate alla mia famiglia, per cui credo che ci rivedremo direttamente tra un paio di settimane.

10 commenti:

  1. Ho visto alcuni di questi film, ma non amo la tecnica della trama a ritroso. Ogni volta che mi capita una pellicola del genere, infatti, storcio un po' il naso.
    Mi sembra una cena in un ristorante stellato, in cui però si comincia dal dolce.
    L'appetito non sarà mai lo stesso..

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    1. Beh, ognuno ha i suoi gusti, per fortuna...A me questa tecnica piace molto, poi naturalmente dipende da film a film...

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  2. Per me “Carlito’s Way” è il miglior rappresentante di questa categoria, perché per ben due volte provai a registrarlo dalla tv da bambino, senza mai riuscirci per pura sfiga (tipo una rassegna stampa a fine primo tempo di un’ora, che ha occupato tutto il nastro della vhs, storia vera). Pensa che ansia inizia a vedere un film come quello di De Palma, senza poter sapere come va a finire, anche se poi la fine del film è anche l’inizio. Insomma una esperienza alla “Memento” prima di Nolan, per il resto, gran panoramica come al solito Bro. Cheers!

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    1. Io non sopporterei di vedere un normale film, senza saperne il finale, figuriamoci con una pellicola del genere...Beh poi da grande sei riuscito a recuperarlo...:)

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  3. Hai detto giusto al commento di Chiara, dipende da film al film, perché anche a me non è che piace tanto questa tecnica, tuttavia per alcuni capolavori ci sta ;)

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  4. Gran articolo! A differenza di Pietro qua sopra, adoro questa modalità narrativa che valorizza lo svolgimento molto più del "chissà come finisce". E' come un rompicapo, un puzzle da completare con piccoli indizi disseminati qua e là. Guarda un po' sono rimasta folgorata da "Memento" :D

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    1. Beh...anche il "chissà come finisce?", se ben realizzato ha il suo fascino; anche se poi ti rodi il fegato perché non sai quale sia il significato finale del film :)

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  5. Che peccato che Kevin Spacey si sia rivelato un porco. E dire che era uno dei miei attori preferiti! Come le debolezze umane possono affossare l'arte e il bello. Ciao

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    1. Non credo sia più porco di tanti altri o di molta gente "comune", solo che negli USA ci sguazzano negli scandali sessuali e poiché sono abbastanza ipocriti condannano l'artista oltre che la persona...

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