martedì 6 agosto 2019

The final girls (2015)

Per Final Girl, si intende quella ragazza che, nei film horror e slasher, riesce a sopravvivere fino alla fine, per poi confrontarsi con il mostro di turno, a volte vincendolo, altre cadendone vittima come tutti gli altri.
Celebri final girls sono: Sally Hardesty (Marilyn Burns) in Non aprite quella porta, Laurie Strode (Jamie Lee Curtis) nella saga di Halloween, Alice Hardy (Adrienne King) in Venerdì 13, Nancy Thompson (Heather Langekamp) in Nightmare - Dal profondo della notte, Sidney Prescott (Neve Campbell) nella saga di Scream e molte altre.



Il film di Todd Strauss-Schulson è una horror-comedy del 2015, citazionista, parodistica e metacinematografica che, pur con tutti i suoi difetti, funzione molto bene, magari non spaventa (ma non è questo il suo scopo), però diverte e non disdegna qualche momento puramente slasher.

Max Cartwright (la Taissa Farmiga, nota per la serie American Horror Story e sorella della più nota Vera) frequenta l'ultimo anno del liceo e dopo molti anni, soffre ancora per la morte della madre, avvenuta in un incidente automobilistico di cui si sente responsabile. Una sera, seppure riluttante, si reca con alcuni amici, alla proiezione di Camp Bloodbath 1 e 2, horror in cui recitava sua madre da ragazza. Quando nel cinema dove si tiene la retrospettiva scoppia un incendio, il gruppo nel tentativo di fuggire attraversa lo schermo, trovandosi così proiettati all'interno del film stesso.
Qui Max ritroverà la madre, che naturalmente non potrà riconoscerla, poiché avrà a che fare con il suo personaggio e non con l'attrice che lo interpreta.
Una volta capito cosa sta succedendo i ragazzi lotteranno per arrivare vivi alla fine del film.



Come detto, questo film, pesca a piene mani dagli anni 80, a partire dalla colonna sonora in cui possiamo sentire brani come Dance Hall Days di Wang Chung, Cruel Summer delle Bananarama, Cherry Pie dei Warrannt e soprattutto Bette Davis Eyes di Kim Carnes, che ritroveremo più volte durante la pellicola.
E' però il cinema di quel decennio a essere al centro della parodia del regista, infatti a essere presi di mira sono quegli slasher come Venerdì 13 e tutti i suoi epigoni , in cui i protagonisti sono sempre adolescenti arrapati, in cerca di qualche facile avventura erotico-amorosa, spesso dediti ad alcol e droghe e che essendo "peccatori" vengono puniti dal cattivo di turno da cui si salva (forse) solo la protagonista (la final girs appunto), casta e pura, ma dura come una roccia.



A differenza di altre pellicole del genere usciti in questi anni (vedi Quella casa nel bosco), che hanno un ironia e un umorismo più fine, The final girls, punta molto sulla parodia e sulla caricatura dei personaggi, tanto che gli stessi protagonisti, proiettati all'interno del film nel film, si stupiranno dell'imbecillità dei comprimari e dell'assurdità di certe situazioni.




Altro punto di forza del film è la questione metacinematografica: i protagonisti che conoscendo la storia del film si comportano di conseguenza per potere arrivare alla fine e tornare, si spera, alla realtà; oppure il loro rapporto con i personaggi del film, dunque con delle macchiette create da degli sceneggiatori, e non con persone "reali"; ma molto divertenti sono anche tutte quelle situazioni in cui i cinque ragazzi avvertiranno i trucchi cinematografici, rendendosi conto, ad esempio, dell'entrata in scena dell'assassino sentendo la musica che lo sottolinea, oppure quando capiscono che stanno per vivere un flashback poiché la pellicola sta cambiando colore.
Parlando di colore non va scordata la splendida fotografia di Elie Smolkin, caratterizzata da colori più freddi nel mondo reale, mentre nel film dentro il film ci sono colori caldi e accesi, quasi a sottolineare la finzione della pellicola.



Vale infine la pena ricordare che la sceneggiatura del film è stata scritta assieme da M.A. Fortin, da Joshua John Miller, che abbiamo visto in diversi film degli anni 80, tra cui Il buio si avvicina e Classe 1999, figlio di Jason Miller (il Padre Karras de L'esorcista) e fratellastro di Jason Patric.

Insomma, non siamo di fronte ad un capolavoro del cinema, ma sicuramente ad una intelligente e simpatica commedia orrorifica, che ci farà passare un'ora e mezza tra divertenti momenti, numerose citazioni e una parodia che però è una dichiarazione d'amore per quello stesso genere che prende in giro.


4 commenti:

  1. Pur non essendo ai livelli di Quella casa nel bosco, The Final Girls resta un film divertente e godibile, una commedia horror simpatica e piena di ironia.
    E una marea di cretinate deliziose, come l'uso strategico del flashback per fregare il cattivo XD

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  2. Un film piuttosto divertente che avrebbe potuto risparmiarsi le scene di buoni sentimenti madre-figlia. La Farmiga merita a prescindere.

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    1. Si, forse le scene melense tra madre e figlia potevano essere risparmiate, ma d'altro canto serviva la parte seria per far risaltare di più i momenti volutamente idioti

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